Come nasce 'Quaderno Pratese'?
"Quaderno Pratese nasce da un'idea semplice: offrire ai lettori un luogo dove riflettere sui grandi temi dalla città di Prato.
Un'idea, dal punto di vista editoriale, antitetica a quella dell'informazione quotidiana sempre più veloce e digitale.
Un luogo lento, dove ci prendiamo tempo per raccogliere e studiare materiale per poi offrire ai lettori analisi e punti di vista originali, oltre ad approfondire in senso classico gli argomenti scelti per ogni numero".
A chi è rivolto il progetto?
"Quaderno Pratese si rivolge a chi non si accontenta e non si spaventa di fronte a 15 mila battute su cosa il Comune di Prato sta facendo o non facendo sulla mobilità sostenibile.
Ci piacciono dati e grafici, pensiamo che spiegare al meglio delle nostre possibilità le cose, senza lesinare sul testo, possa essere un valore aggiunto nella comprensione della nostra città".
Quali sono le tematiche e gli argomenti principali?
"Teniamo molto al movimento della città, a come cambia e a cosa potrebbe cambiare, questo è il grande tema intorno al quale ruota tutta la produzione di Quaderno Pratese".
Da dove ha origine la scelta del cartaceo e non del digitale?
"La scelta della carta è stata naturale progettando un media che affrontasse in modo completamente diverso la realtà pratese, uno degli obbiettivi era quello di presentarci come qualcosa di distante dagli altri media locali.
Negli ultimi mesi, a causa dell'emergenza sanitaria, siamo stati costretti a fare a meno della carta e a concentrarci sul digitale, abbiamo intrapreso quindi una vera a propria riprogettazione dell'esperienza digitale di Quaderno Pratese.
Tre aggettivi per descrivere Quaderno Pratese?
Lorenzo Napolizzi - ERBA magazine
Punto Giovani Europa