The Goop Lab


Goop Lab è una miniserie documentario ideata dal colosso Digital Goop e prodotta da Netflix, disponibile sulla piattaforma dal 24 Gennaio, ha già diviso, in pochi mesi e anche nella stessa comunità scientifica, gruppi di scettici da nuovi e numerosissimi adepti.

Per molti, da questo inverno, il nuovo messia è bionda e ha gli occhi azzurri.

Goop nasce nella cucina di Gwyneth Paltrow nel 2008, inizialmente come newsletter settimanale, in pochi anni si è trasformato in un brand che si occupa di stile di vita e di benessere, evolvendo poi in un e-commerce.

 
 

Per il riscontro favorevole avuto dai lettori, ora lo troviamo anche sul piccolo schermo della nostra cucina, sicuramente meno fornita e spaziosa di quella californiana da dove tutto ebbe inizio.

L'argomento generale è il raggiungimento della salute tramite tecniche alternative, la produzione ci tiene a segnalare che i suggerimenti dati non sostituiscono il parere medico e infatti, addentrandoci puntata per puntata nel mood west coast, capiamo che in realtà si tratta di 'ricerche' per lo più confinabili al campo estetico.

 

Il team è composto da Gwyneth e dal suo privilegiato gruppo di dipendenti: una dozzina di millenials selezionati tra editori, amministrativi e ricercatori, risolvono i loro traumi attraverso meditazioni allucinogene, massaggi energetici, incontri con medium e guru del sesso riconosciuti a livello internazionale.

Se si parte dal presupposto che Goop Lab nasca dalla inebriante scia di profumo della candela vaginale della Paltrow, si rischia di foderarsi gli occhi di pregiudizi completamente dissonanti dallo scopo di questa serie.

 
 

Goop e Netflix non hanno dato alla luce nulla di nuovo, si dimostrano abili strateghi della scacchiera del marketing: risolvono i dilemmi che da sempre riempiono le pagine di Cosmopolitan, ma in versione da trentacinque minuti, favorevole al binge watching di cui ormai in molti soffriamo.


Rosa Santi - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 16/7/2020

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