Prato '44. Una passeggiata virtuale tra le Pietre d'inciampo'

Il video sulla Memoria

 


Il video realizzato da Teatro Metropopolare insieme al Comune di Prato, alla Presidenza del Consiglio Comunale, all'Assessorato all'Istruzione pubblica, Pari Opportunità e Memoria, all'Assessorato alla Cultura e alla Cittadinanza, e alla Fondazione Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato, con la collaborazione di A.N.E.D sezione di Prato, il Direttore del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, Camilla Brunelli, e il Dirigente dell'I.C. 'Roberto Castellani', Tina Immacolata Abbate.

Il contenuto multimediale è frutto di un percorso di studio e di elaborazione messo in atto dalle classi di alcuni istituti scolastici sulla storia delle Pietre d'inciampo.

 
 

Il video comincia con la ricerca delle Pietre d’inciampo, in totale sono quaranta, che sono incastonate sulla pavimentazione di piazze e strade della città, a partire da piazza Macelli di fronte all’ex Lanificio Lucchesi, passando per piazza Duomo, poi via Magnolfi fino a Porta al Mercatale e tante altre. Le Pietre d’inciampo fanno parte delle testimonianze sotto forma di memoria visiva che permettono di ricordare per non ripetere gli stessi errori. Il video prosegue con Enrico Iozzelli del Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato che spiega l’importanza del museo, fortemente voluto dai sopravvissuti dei campi di concentramento come luogo di testimonianza e di memoria.

Giancarlo Biagini, durante gli Scioperi del ’44 era appena tredicenne, e racconta della cattura del padre da parte delle truppe nazi-fasciste fino alla deportazione nel campo di concentramento, dal quale non ha mai fatto ritorno.

Il video prosegue con Bianca Camiolo, studentessa universitaria, che racconta del bisnonno Armando Gattai, catturato e deportato a Ebensee, al quale è dedicata una Pietra d’inciampo proprio in piazza Duomo.

Infine la Professoressa delle Scuole Medie 'Leonetto Tintori', Caterina Maria Santi, racconta del progetto 'Mattonelle d’inciampo', disegnate sul pavimento del corridoio d’ingresso della scuola per ribadire l’importanza dell’educazione alla memoria affinché ogni giorno si ricordi quello che è accaduto in un recente passato.

Il video si conclude con i consigli per il futuro che comprendono l’essere curiosi e avere sete di conoscenza.

 

Il video

 
Ultima revisione della pagina: 7/7/2021