Nomadland è un film del 2020 scritto, diretto, co-prodotto e montato da Chloé Zhao.
Il 25 aprile, come anticipato agli ultimi Golden Globes, il film diretto da Chloé Zhao è stato insignito con gli Oscar come Miglior film, Migliore regia e Migliore attrice protagonista.
Chloé Zhao è entrata nella Storia come la seconda donna a vincere la statuetta nella categoria relativa alla miglior regia.
La pellicola riesce a fotografare in maniera esemplare lo stato d'animo di Fern, una donna rimasta vedova che da una vita stabile preferisce mettersi per strada, vivendo nel suo van e spostandosi di città in città, infatti la regista descrive il senso di smarrimento di una comunità e di una nazione.
Un film che da voce alle minoranze, agli emarginati e a quel senso che forse un tempo gli Stati Uniti sapevano cosa fosse: accoglienza.
Fern interpretata dalla bravissima attrice Frances McDromand è una donna sola, pronta ad affrontare la sua vita cercando un suo equilibrio, la protagonista non si definisce homeless ma houseless senza casa.
Lei una casa ce l'ha, è il suo camper, la vita in continuo movimento è sorprendersi degli incontri, i tramonti, i luoghi, tutto ciò crea un bellissimo bagaglio di vita.
La regista Zhao dipinge il suo film, curando la scrittura e la regia, il personaggio di Fern dalla faccia segnata, i silenzi del film e una colonna sonora firmata da Ludovico Einaudi.
Una cura nella fotografia, immagini potenti che fanno pensare ma anche smarrire.
Un film che ci fa riflettere e ci fa pensare con il cuore: i nomadi sono sì diversi e in continuo movimento, ma non per questo sono degli 'estranei'.
'Una delle cose che amo di più di questa vita, è che non c'è un addio definitivo, ho conosciuto centinaia di persone qui, e io non dico mai addio per sempre, dico solo: ci vediamo lungo la strada. Ed è così: li rivedo, e posso essere sicuro, in cuor mio, che ti rivedrò di nuovo.'
David Strathairn - Nomadland
Daria Derakhshan - ERBA magazine
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