Il 10 settembre si è svolta l’inaugurazione della mostra di restituzione del progetto Arte, Design e Impresa per nuovi giovani talenti - La cultura giovanile come motore per una nuova economia d’impresa. L’evento sarà l’occasione per scoprire i progetti innovativi realizzati dai 22 giovani artisti in collaborazione con le 12 aziende partner, che rappresentano un insieme eterogeneo delle eccellenze del sistema produttivo del territorio toscano.
L'inaugurazione della mostra si è svolta alle ore 17.00 al Centro per l’Arte Contemporanea 'Luigi Pecci' nella Sala Zero e alle ore 18.00 alla Sala Campolmi.
La mostra sarà visitabile nella Sala Campolmi fino al 30 settembre e al Centro Pecci fino al 4 ottobre.
I
giovani
talenti:
Bagherzadeh Andisheh, Silvia Aversa, Marco Bianchessi, Francesca
Cerfeda, Claudia Di Francesco, Gian Marco Giovannini, Beatrice Gori,
Sara Harizaj, Dalila Innocenzi, Nadia Loliva, Damiano Lorenzani,
Martina Maccianti, Daniil Molodichenko, Francesca Montanaro, Leonardo
Moretti, Edoardo Mucelli, Nadia Neri, Paolo Pupparo, Lucrezia
Ringressi, Francesca Rossello, Iris Ayame Brunella Verzì e Stefano
Vignini.
Le
aziende:
Smartex srl a Prato per il settore tessile; Savio Firmino (Scandicci
- Firenze) per l’arredamento; Collevilca (Colle Val d’Elsa - SI)
per il vetro e cristallo; Alabastro Ducceschi (Volterra – PI) per
la lavorazione dell’alabastro; D.E. Design (Carrara – MS) per
l’estrazione e lavorazione del marmo; Calamini Urbano srl
(Firenzuola – FI) per l’estrazione e lavorazione della pietra
serena; Tuscany Art (Montespertoli – FI) e Ceramiche d’Arte
fratelli Bartoloni (Montelupo Fiorentino – FI) per la ceramica e la
maiolica; Artenova Terrecotte (Impruneta – FI) per la terracotta;
Pistolesi Caminetti (Calcinaia – PI) per la produzione di camini e
stufe; Poliart (Capannori – LU) per la progettazione e modellazione
eps per arte e design; Dini Engineering (Bientina – PI) per la
progettazione di stampanti e stampa 3D.
Arte,
Design e Impresa,
finanziato dalla Presidenza
del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche
giovanili e il servizio civile universale,
è promosso dal Comune
di Prato,
dal Centro
per l’Arte Contemporanea 'Luigi Pecci'
e dall’Università
degli Studi di Firenze - Dipartimento di Architettura DIDA.
Il
progetto, il cui obiettivo primario è di proporre e sviluppare nuovi
modelli e processi formativi, rappresenta per le aziende partner
un’opportunità di innovazione di prodotto e di processo,
un’occasione per la valorizzazione delle eccellenze territoriali e
per il loro sviluppo in termini di ricerca e di produzione in ambito
artistico e del design. Il progetto, dunque, in quanto catalizzatore
del know-how
produttivo toscano e della creatività progettuale delle giovani
menti coinvolte,
consiste
in un’esperienza concreta di teamwork, un racconto delle eccellenze
produttive del territorio, del prezioso contributo di tante giovani
menti creative che vede ancora una volta la città di Prato come
protagonista e punto di riferimento in Toscana per la ricerca sui
nuovi linguaggi contemporanei. Il progetto dà un preciso segnale
verso una proficua collaborazione fra le figure professionali di
aziende toscane, famose per la loro arte del 'saper fare' e
giovani artisti e designer al fine di indirizzare il talento creativo
verso progetti in grado di ottenere un riscontro commerciale ed
economico.
I
giovani, attraverso questo tipo di iniziative, hanno la possibilità
di acquisire esperienza, familiarità con i materiali, con le linee
produttive e confrontarsi con la difficoltà di tradurre un’idea di
progetto nella concretizzazione del progetto stesso.
Anche
per le imprese, le intuizioni, l’accesso alle nuove tecnologie, la
spinta innovativa delle nuove generazioni di creativi, costituiscono
un aiuto fondamentale per portare avanti un lavoro di ricerca e
innovazione, sempre più necessario in un mondo che vede mutamenti e 'oscillazioni del gusto' sempre più rapidi.
La
Toscana, con il suo meraviglioso paesaggio fatto di segni che ne
raccontano la storia, frutto di una intelligenza collettiva, sembra,
attraverso questo progetto, intuire la necessità riscoprire il
potenziale che la produzione culturale può avere come contributo
innovativo al racconto della propria reputazione aziendale e al
proprio posizionamento sul mercato.
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