Si è inaugurata lo scorso settembre a Firenze la mostra dedicata a Jenny Saville (Cambridge 1970), una delle pittrici contemporanee di maggiore successo.
La mostra che durerà fino al 20 Febbraio 2022, ha il suo nucleo centrale nel Museo del Novecento, in piazza Santa Maria Novella, ma altre opere sono esposte in diversi spazi della città come il Museo di Palazzo Vecchio, il Museo dell'Opera del Duomo, il Museo degli Innocenti ed il Museo di Casa Buonarroti.
La mostra nasce infatti con la volontà di creare un dialogo tra le opere di Saville e quelle dei grandi Maestri del Rinascimento.
Sono esposti oltre cento dipinti e disegni che la pittrice ha realizzato a partire dagli anni '90 ad oggi, mentre altri sono stati realizzati appositamente per la mostra.
La produzione artistica di Jenny Saville riprende il dialogo con il modernismo di Willem de Kooning e Cy Twombly e con la ritrattistica di Picasso e Francis Bacon ma è appunto anche con il Rinascimento, in particolare con Michelangelo e Leonardo Da Vinci che instaura un legame, che traspare soprattutto attraverso l'imponenza delle sue tele ed i suoi disegni.
Al Museo Novecento, Saville espone alcune delle sue opere più celebri, tra queste spicca Rosetta II (2000-2006), il ritratto di una donna non vedente il cui sguardo, rivolto verso l'alto, ricorda alcune sante immaginate dai pittori rinascimentali.
L'artista ha voluto posizionare il dipinto in una cornice unica: sopra l'altare all'interno della Cappella dell'ex Ospedale San Paolo, sempre parte del Museo Novecento.
La figura femminile è al centro delle opere di Jenny Saville ma i corpi che dipinge sono tutt'altro che classici e perfetti, sono corpi reali, segnati dallo scorrere del tempo, dalla vita, sono imperfetti e raffigurati in maniera cruda, quasi spietata.
Lontani dai canoni di bellezza sia passati che presenti sono ritratti di donne, uomini, bambini rappresentati con le loro imperfezioni ed insicurezze che generalmente vengono nascoste o ritoccate.
Nonostante questo, quello che colpisce delle opere di Saville sono gli occhi delle persone raffigurate, sono occhi che spesso guardano altrove, fuori dalla cornice, lontano dallo spettatore, ma sono occhi sempre luminosi e pieni di vita.
Per maggiori informazioni sulla mostra
Lavinia Alessi - ERBA magazine
Punto Giovani Europa