Intervista Bessicla

Quando colore, design e creatività si uniscono


La redazione di ERBA Magazine ha intervistato la giovane artista, illustratrice e designer Claudia Bessi, in arte Bessicla.

Come nasce la tua passione per il disegno?

"Disegnare è un'attività che fa parte del mio mondo fin da quando sono bambina, per me è sempre stato importante poter comunicare attraverso il disegno e fissare su carta con una manciata di matite colorate tutto ciò che mi colpiva la mente e il cuore. Crescendo questa passione è cresciuta con me, diventando piano piano anche parte del mio lavoro. All'università ho scoperto l'illustrazione per l'infanzia all'interno del corso di grafica e da quel momento ho iniziato ad approfondire la conoscenza dell'illustrazione editoriale. Oggi, insieme al lavoro di graphic designer, mi occupo di illustrazione per editoria, progetti di brand identity, comunicazione online e stampata e per commissioni private.

 


Essendo incuriosita dalla potenza espressiva e la capacità comunicativa del disegno, ho iniziato un percorso di studio in arte terapia per poter lavorare con il disegno come strumento terapeutico. Penso sia importante approfondire la capacità che ha il mezzo artistico (un disegno, un dipinto, una scultura, un collage..) di permettere a chiunque di esprimere il proprio mondo interiore quando mancano le parole".

Chi ti ha influenzato nel tuo percorso creativo?

"Alle origini del mio percorso creativo c'è sicuramente mio nonno, pittore e scultore, che ha influenzato il mio immaginario con i suoi quadri pieni di colori brillanti e audaci ma uniti in modo equilibrato e armonioso da una teoria del colore che era sempre presente nel suo approccio alla tela. La voglia di rappresentare la realtà con il proprio segno e il proprio modo di vedere forme e paesaggi è stato il segno più profondo che poi ha tracciato il mio percorso creativo fino ad oggi. L'influenza crescendo si è poi arricchita con il mondo del cinema, il cibo, la moda, la musica, i viaggi... Ogni contesto in cui ho avuto modo di raccogliere appunti visivi (combinazioni di colori, pattern, forme e composizioni) è stato fissato nel mio quaderno di schizzi o attraverso una foto scattata al volo col telefono. Mi ha aiutata a sviluppare il mio stile e maturare il mio approccio alla composizione anche aver frequentato workshop di illustrazione (tra i quali senz'altro quello con Olimpia Zagnoli e quello con Julia Sardà) e aver approfondito la conoscenza di alcuni tra i miei autori d'immagini e designer preferiti (contemporanei e non) come Bruno Munari, Mary Blair, Beatrice Alemagna, Lisa Congdon. Avendo la fortuna di lavorare in studio con altri colleghi professionisti della comunicazione e visual design, sono continuamente stimolata ed influenzata dai loro progetti che spaziano dal mondo della 3d art, collage e motion design".

 

Come ti definiresti in tre parole ed il motivo?

"Domanda difficile perché mi sento in continuo movimento e cambiamento, ma se devo scegliere tre parole che mi definiscono in questo momento della mia vita opterei per: operosa, ingenua, dilettante. Operosa perché sono una macchina sempre in moto e porto avanti i miei progetti con il massimo della passione e delle mie energie. Ingenua perché sono tanto fiduciosa da essere un po' sprovveduta a volte, ma la semplicità è anche una caratteristica che apprezzo del mio modo di disegnare e di essere. Dilettante, la prendo in prestito al mio insegnante di grafica Mario Lovergine, che un giorno ha scritto nel suo quaderno 'Non smetterò mai di essere un bravo dilettante'. 

 


Quindi mi auguro di poter essere sempre anche un po' dilettante nel disegno, per avere ogni volta qualcosa di nuovo da imparare e farlo con piacere e curiosità".


Daria Derakhshan - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 4/3/2022

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