Danza in Fiera 2009: Intervista a Luisa Signorelli

Giovani Compagnie: Ballet-ex

 
 Ballerini di Ballet-ex durante uno spettacolo
Fonte: Luisa Signorelli

 
Luisa Signorelli: ballerina, coreografa e direttrice della Compagnia Ballet-ex
Intervista rilasciata il 20 febbraio 2009 a Danza in Fiera, Rassegna Contemporary on Stage.
 
Ricordi dall'antica Grecia. Corpi dalla grazia statuaria che prendendo vita fanno emergere l'alto profilo tecnico dei danzatori. I cinque -quattro ballerini ed una ballerina- sembrano provenire davvero dall'Olimpo. Queste le prime impressioni nate difronte alla coreografia presentata a Danza in Fiera, dalla Compagnia Ballet-ex.
 
Il filo conduttore della storia narrata da Luisa Signorelli è piacevole e intellegibile, dote rara nelle scelte coreografiche contemporanee che tendono spesso ad un raffinato intellettualismo o semplicemente ad un enorme nonsense.
 
Luisa, che si presta con grande gentilezza alla nostra intervista, ha all'attivo una lunga e prestigiosa carriera come ballerina e coreografa. Eterea interprete di Destinazioni, e direttrice della compagnia, ci racconta come nasce Ballet-ex. 

 

Quando nasce la Compagnia Ballet-ex?
La Compagnia nella veste attuale ha una formazione piuttosto recente, che risale all'anno 2007-2008. Nonostante ciò lo scorso luglio ha ricevuto il primo premio al International Dance Competition ad Atene. Il nostro ultimo lavoro Destinazioni che vede tra gli interpreti Pietro Pelliccia, Valerio Moro, Giovanni Scura , Simone Vacante, ha inoltre toccato diverse tappe in giro per l'Italia, tra cui la rassegna "Trentino InDanza".

Quali sono stati i criteri di formazione e quali sono gli obiettivi di questo gruppo?
La mia scelta è stata quella di lavorare mettendo in luce le qualità e le potenzialità della danza al maschile, all'interno di una cultura e storia che troppo spesso riconosce la danza come un'arte prettamente 'rosa'. La compagnia infatti ruota principalmente attorno a ballerini, dalle doti diverse ma allo stesso tempo molto ben amalgamabili. Questo mi da la possibilità di sperimentare forme coreografiche diverse, evidenziando quel merito espressivo e tecnico non sufficientemente valorizzato dal tradizionale ruolo dato al ballerino inteso come partner. Per esempio ho lavorato sul passo a due - ma anche il passo a tre-, che vede per eccellenza la consueta formazione uomo-donna, e che invece propongo eseguito anche tra soli ballerini.
 
Dall'alto livello tecnico e dalla perfezione fisica dei suoi ballerini si deduce una puntuale attenzione a questi aspetti. Quanto è importante oggi la preparazione e l'attitudine fisica nella carriera del danzatore?
Direi che è fondamentale. Onguno dei componenti della compagnia è diplomato in accademie istituzionali o a avuto esperienze significative in compagnie estere. La fisicità è determinante sulla scena, possedere un fisico ben lavorato e delle linee lunghe e sottili è indispensabile non solo per riuscire, ma anche per accrescere il grado di esteticità del prodotto coreografico.

Ci parli di come nasce Destinazioni. Qual'è stata la sua ispirazione e quanto l'arte le ha fatto da modello?
Il punto di partenza di questa coreografia è proprio un opera d'arte. Nello specifico mi sono ispirata alla statua in bronzo di Massimiliano Giara, che rappresenta un Ciclope Bendato. I ballerini infatti entrano i scena con il simbolico occhio ciclopico coperto, unica visione sul mondo. Per poi scoprirlo, come in un disvelamento della realtà, una scoperta, e quindi una fase successiva della propria evoluzione. Il momento successivo è rappresentato dalla lotta, come affronto di corpi, preparazione guerresca, simbolica iniziazione del giovane che diventa uomo. Poi la scoperta dell'altra metà, rappresentata dal femminile. Infine l'esplorazione della socialità da parte dell'uomo contemporaneo, che vista con occhi attenti è in realtà una fase di ritorno alla condizione originaria. L'importanza del tema mitologico a cui mi sono rivolta è da intendersi come riferimento all'archetipo maschile per eccellenza, l'uomo nella mitolgia incarna valori di eroicità, predestinazione, perfezione morale e fisica

Quanto è difficle oggi giorno emergere per una giovane compagnia come Ballet-ex?
Molto, anzi moltissimo. Avvilente per chi come noi investe ogni giorno tempo ed energie per un progetto che è sostenuto, alla fine, solo dalla passione e dalla voglia di fare. Ballet-ex è infatti impegnato in diversi progetti, per esempio nel campo della didattica della danza e della video-danza, proprio per la volontà di divulgare questa forma d'arte come prodotto di alta qualità e studio. Purtoppo dobbiamo fare quotidianamente i conti con la condizione in cui versa il sistema culturale italiano, che sembra scoraggiare anzichè premiare quelli che come noi lavorano su qualità e competenza.


www.luisasignorelli.it  
www.danzaclassica.net  


Tra i tanti interventi a Danza in Fiera quello di Ballet-ex è risultato senza dubbio di livello. Davvero non possiamo fare niente per dare una prospettiva alla danza di qualità? Meditiamo.


Ilaria Meoni - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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