Di Gyles Brandreth (2008)
'Oscar Wilde che si traveste da Sherlock Holmes: perché no?'
Questa frase, pronunciata dal protagonista, riassume il 'succo' del libro. Il protagonista è Oscar Wilde, che si trova ad indagare sulla morte del sedicenne Billy Wood. E' stato lui, infatti, a trovare il corpo dello sfortunato ragazzo, con la gola tagliata: ma la polizia non gli crede, perché quando denuncia il fatto, del cadavere non c'è più traccia. Oscar non vuole lasciare perdere, e inizia le sue indagini personali affiancato dall'amico Robert Sherard, con la collaborazione di Arthur Conan Doyle. Oscar è rimasto affascinato dal personaggio di Sherlock Holmes (che Conan Doyle stava dando alle stampe proprio in quel periodo), e tenta di applicare all'indagine il metodo deduttivo del famoso detective. Il tutto condito dai suoi celeberrimi aforismi.
L'autore è un gran conoscitore di Wilde e si vede nel modo in cui descrive e fa muovere il personaggio: la storia è avvincente, si tratta né più né meno di un giallo, in cui il lettore si diverte a tentare di scoprire il colpevole.
Affascinante anche la descrizione della società vittoriana dell'epoca, con i suoi lati oscuri e le sue contraddizioni.
Stella Mattioli - Redazione ERBA magazine
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