Di Marco Risi (2008)
Giancarlo Siani è l'unico giornalista ucciso dalla camorra, nel 1985, quando aveva 26 anni. Il film ripercorre gli ultimi quattro mesi della sua vita, in cui decide di smettere di trattare i fatti camorristici come mera cronaca nera, ma di indagare più a fondo nelle notizie. Scopre così una serie di appalti truccati per la ricostruzione dopo il terremoto in Irpinia e svela i meccanismi interni alle famiglie camorriste rivali. E' proprio quest'ultimo articolo che causerà la sua condanna a morte.
L'ho trovato un film molto ben fatto, che mostra in ogni particolare l'attività di Giancarlo, il modo cercava di verificare le notizie e si informava, sempre di persona, sempre mettendoci la faccia e il nome. Molto interessanti anche i ritratti dei boss: le loro manie di protagonismo personale, la loro vanità e tutti quei meccanismi che noi, da fuori non vediamo, e nei quali Giancarlo Siani era riuscito a penetrare.
Stella Mattioli - Redazione ERBA magazine
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