Sapere che tra pochi minuti ti troverai di fronte una leggenda della storia della musica Rock, all'altezza dei Beatles, è una sensazione che vi consiglio di provare assolutamente.
Le persone che popolano i concerti di Dylan vanno dai i non-più giovani che hanno goduto durante i '60 l'avvento di Dylan, ai ragazzini della Mtv generation che ne hanno appreso le gesta in Tv fino alla Internet generation che ne ha potuto avere una più ampia visione con vari filmati sulla rete, quali il sito ufficiale nonché il documentario di Scorsese No direction home e il film Io non sono qui di Haynes.
Il concerto è introdotto da un vocalist che annuncia l'arrivo 'in mezzo a noi' del grande Dylan (quasi in stile incontro di pugilato), ed ecco che arriva lui: Elegante, sguardo intenso e carisma che sprigiona da tutti i pori del suo corpo, insomma è BOB DYLAN !
Il tutto parte con The wicked messenger e Dylan posizionato alla pianola, da dove non si toglierà mai se non per suonare la chitarra elettrica, solamente, su Just Like Tom Thumb's Blues.
Il motivo per il quale Dylan non suona la chitarra è dovuto ad un problema che ha alla mano da una decina di anni a questa parte, che non gli permette di avere confidenza con lo strumento.
Rollin' and Tumblin fa gioire, ma anche la versione live di Sugar baby non scherza! Ecco Desolation Row che ultimamente è stata 'massacrata' dai paladini dell' 'emo My Chemical Romance'. Poi Thunder on the mountain e, quando meno te l'aspetti arriva l'emozione, e si apre il cuore, la voce viaggia da sola e le braccia al cielo con l'epica Like a rolling stone inno generazionale che non tramonterà mai!
Ed ecco, come un 'petardo in chiesa', a sorpresa All along the watchtower e finaline con Blowin' in the wind.
La voce di Dylan ha acquisito, con l'età, un suono molto ruvido e volendo, punk.
Ma la sua classe e la sua voglia di giocare ancora ad interpretare la parte della Rock star lo rendono affascinante e, a suo modo, simpatico. E' vero che non concede grande interazione con il suo pubblico, infatti sono pochissimi gli attimi in cui il suo sguardo si posa sulla platea, ma il lavoro svolto dalla sua band e l'intensità dello show , con la complicità degli effetti di scenografia, rendono comunque incredibile il concerto di Bob Dylan.
Bravo BOB !
Alesio Lauria - Redazione ERBA magazine
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