Oasis ? Happy Mondays ? Primal Scream ? Rolling Stones ? Nessuno di questi o, semplicemente, tutti questi.
I Kasabian, dopo l'esclusione del buon Christopher Karloff , (MOTIVO: Tom e Sergio volevano essere Liam e Noel oppure MIck e Keith..!), ovvero il musicista dietro a tutte le atmosfere elettroniche e dance del primo Lp 'Kasabian' del 2004, nonchè del famoso giro di basso di 'Club Foot' e delle tre migliori canzoni del precedente 'Empire' del 2006 (cioè "Empire", "By My Side" e "Stuntman"), i Kasabian, sotto la unica guida dell'Italo-Inglese (il nonno è di Genova) Sergio PIzzorno, paiono aver perso 'il filo della matassa'.
Il motivo per il quale questa band conquistò tutti gli amanti del rock e della dance, nel mondo, era proprio quel connubio di atmosfere da club con ritmiche punk-rock graffianti.
Tolta la componente dance i Kasabian sono una buona band pscichedelica, in perfetto stile '60's, che sa produrre ottimi tormentoni da pub inglese, ma niente di più e questo. WRPLA ne è la prova.
L'aver reclutato Dan Nakamura (o Dan the Automator), produttore del famoso 'Entroducing' di Dj Shadow (album preferito di Karloff e Pizzorno da teenager) e del primo dei Gorillaz di Damon Albarn, non è servito a colmare il 'vuoto elettronico' lasciato da Karloff e di fatto l'album presenta moltissimi punti 'deboli'.
Cominciamo ad analizzare le traccie:
Il tutto parte con 'Underdog', una 'Processed Baets' aggiornata, dal buon ritmo e un Tom Meighan che canta "Kill me if you are dare" ('Uccidimi se sei uno audace'); questa canzone è stata utilizzata da una nota marca di televisori (la stessa che produce il loro disco, n.d.r.) per presentare una nuova linea, con tecnologia Motion Flow, fatta apposta per godersi le partite di calcio, ed infatti nella pubblicità c'è Kakà che palleggia tutto il tempo con indosso la maglia del Milan (!).
"Where did all the love go?" ballata tipica British con un cenno medio-orientale nel finale ed un testo anti-internet ("Selling our heroes for a telephone line").
Intermezzo strumentale dal titolo, molto piacevole per noi ragazzi italiani cioè, "Swarfiga". E poi, una dietro l'altra, "Fast Fuse" (che sembra la sigla della serie tv, degli anni '60, dedicata a Batman), "Take Aim" e "Thick as Thieves" (puro Pub-style britannico).
Tre canzoni già pubblicate nel 'Fast Fuse', Ep del 2008 uscito in occasione dell'utilizzo da parte del canale sportivo americano ESP come sigla del campionato WWF di Wrestling.
Buffo ricordare le dichiarazioni di Pizzorno di quei giorni "Ho voluto pubblicare questo Ep poichè in questo moento la mia vena compositiva è infinita! Scrivo tantissime canzoni e sono tutte dei classici !" (molto Noel Gallagher-style).
Ed ecco, a sopresa, Rosario Dawson stella nei film Sin City (R. Rodriguez) e Death Proff (Q. Tarantino) cimentarsi in una 'modesta' performance vocale nel brano West Rider/Silver Bullet, lentone con 'echi di muraglia cinese' e campanellini. Lentezza che possiamo trovare anche in "Ladies and Gentlemen: Roll the Dice" (una specie di cover della sigla di Twin Peaks), in "Secret Alpahbets" (brano, tuttosommato, ben riuscito), nella finale "Happiness" (una cover non-autorizzata di "You can't always get what you want" dei Rolling Stones) nonchè nelle già citate "Take Aim" e "Thick as Thieves".
"Vlad the Impaler" è il momento più fresco e moderno di tutto il disco, una specie di pezzo Hip-Hop con loop di chitarre effettate ed un classico basso 'groovoso', ad opera di Chris Edwards, che è ormai divento 'marchio di fabbrica' dei Kasabian.
Infine c'è "Fire" il singolo apri-pista con le sue due parti, una blues con ritmo di marcia e l'altra con dub-beat pulsante molto dance e chitarra punkeggiante; difatto un brano che potrebbe aver scritto una qualsiasi band di ragazzini formatasi negli ultimi due anni e, perciò, una nota leggermente negativa per una band 'importante' come i Kasabian.
IN CONCLUSIONE: Con un titolo che allude ad un ex-istituo psichiatrico Inglese, il West Riding Pauper Lunatic Asylum, un singolo elettronico scaricabile gratuitamente da kasabian.co.uk dal titolo "Vlad, l'impalatore" che parla di feste notturne sulle spiagge, copulazioni negli ascensori con ragazze di 'alta classe' e di assassini con scarpe di pitone ed una copertina che vede i quattro Kasabian vestiti da Napoleone, Rasputin, Marco Polo ed un rivoluzionario con una bandana (che ricorda il logo in copertina sul primo Lp del 2004) riflessi ad uno specchio, le aspettative su questo nuovo album erano super-elevate! L'NME era già pronto ad urlare al miracolo..!
Putroppo tutto viene 'abbassato' dalla non altissima qualità dei brani di WRLPA. Un vero peccato.
Un buon disco che và a toccare tutti i clichè del Rock'N'Roll degli anni '60 e '70, con qualche visita nel mondo dell'elettronica-dance contemporanea ed echi di musiche etniche come cinese ("West Rider/Silver Bullets"), araba ("Where did.."), Tex-Mex ("Fast Fuse") ed egiziana ("Secret..") - esattamente come hanno fatto i Coldplay per "Viva la Vida"... che il vero obbiettivo dei Kasabian sia quello di diventare la nemesi di Chris Martin & Co. ?(!)
"West Ryder Pauper Lunatic Asylum" è un ottimo acquisto per gli amanti del rock classico,mentre per i fan dei Kasabian è consigliato l'ascolto su iTunes per valutare l'eventuale acquisto.
VOTO: BUONO ++
Alessio Lauria - Redazione ERBA magazine
Punto Giovani Europa