Intervista a Vanni Bassetti

di Eugenia La Vita

 
Foto in bianco e nero della parte inferiore di busto di donna vicino ad albero.
Foto di Vanni Bassetti
 

Un giovane ragazzo. Una città di provincia. La passione per l'arte. La voglia di esprimersi, cercare la strada, una strada. Che non si sa dove porti di preciso, ma è in divenire, è il percorso ciò che conta. E i compagni di viaggio, fotografia, musica, scrittura.

Vanni Bassetti ha partecipato, tra le altre cose nel 2009, alla Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo di Skopje, insieme a Silvio Palladino come rappresentanti della città, selezionati tramite il bando indetto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Prato.
 

Foto doppia: nella parte superiore scritta 'hardcore' su telo, nella parte inferiore campo di grano.
Hardcorefield di Vanni Bassetti

 
Vanni, come, dove e quando hai cominciato ad approcciarti all'arte?
Dunque provo a risponderti iniziando col dirti che ho fatto il liceo classico e insieme ai miei amici mi sono sempre interessato di mostre e musei. Finite le superiori per un anno e mezzo, ho seguito i corsi della Facoltà di Architettura, successivamente ho capito che non faceva per me, che non mi interessava molto; quindi ho smesso e ho iniziato a fare qualche workshop come Networking 2007 a Firenze. Nel frattempo ho iniziato a leggere qualche libro di fotografia per acquisire un pò di tecnica. E mi sono messo a fare un botto di foto! Nell'aprile 2008 ho incontrato un artista fiorentino; facendo l'assistente per lui per circa un anno, mi sono avvicinato al mondo dell'arte imparando a fare un bel pò di cose. Adesso sono iscritto alla Facoltà di Lettere.
 
Che cos'è per te l'arte?
Per me la pratica artistica è qualcosa di naturale, ho bisogno di fare certe cose, certe foto. E' un metodo per analizzare e talvolta comprendere la realtà.
 
Quali sono i mezzi che usi?
Nel mio lavoro ho il bisogno di creare 'immagini', quindi a seconda dell'immagine che voglio creare, utilizzo un mezzo diverso. Ho sperimentato un pò di tutto: installazione, audio, video, fotografia, grafica; ma preferirei in futuro scegliere un unico mezzo e specializzarmi in quello.  
 
Che idee stanno dietro a un progetto? Ti basi su un tema, lo progetti precedentemente o ti lasci trasportare da quello che viene fuori progressivamente?
Sono idee che provengono dalla mia esperienza, osservo qualcosa e inizio a pensare al suo significato, a cosa può voler dire, e perchè mi sono soffermato proprio su quella singola situazione. Successivamente cerco di rappresentarla in qualche maniera, fotografandola, scrivendola o suonandola. Lo scopo che mi prefiggo è quello di, diciamo, universalizzare il mio prodotto, svincolandolo dai limiti materiali che un immagine può avere, tendendo a farla divenire altro, qualcosa che sia riconoscibile e emotivamente significativa anche per gli altri.
 
Hai fatto delle mostre? Personali, collettive?
Ancora non ho fatto nessuna mostra personale, ma ho fatto alcune collettive, soprattutto nel 2009, come Who has killed Carolina?, a cura di Pavel Braila/Elisa Del Prete, agli Ex Macelli; Private Flat#5/Non avere Paura, curato da Davide Daninos e Rotte Metropolitane '09, a Firenze; Gemine Muse '09, a cura di Raffaele Gavarro, nella Chiesa di San Pier Forelli a Prato; Manuale per Autostoppisti dell'Arte, a cura di Cristiana D'Ascenzi/Lorenzo Bruni, alla Monash University; la Biennale dei Giovani Artisti dell' Europa e del Mediterraneo, a Skopje, ecc...
 
Cosa apprezzi del panorama artistico attuale? Che ne pensi di Prato?
Mi piace il panorama odierno, è sicuramente pieno di offerte, ma a certi livelli girano troppi soldi e si perde un pò di istintività. Con Prato ho uno strano rapporto; nel senso che ci sono molte possibilità di fare le cose, avere gli spazi, e anche una certa attenzione, risonanza; ma diciamo che dura poco, probabilmente l'ambiente si satura presto... Ma è una città che comunque mi spinge a lavorare, sotto certi punti di vista è stimolante. Ci si annoia anche molto, ed è forse per questo che ho iniziato a produrre i miei lavori.
 
E del Museo Pecci?
Il Pecci ha una bellissima biblioteca!

 
Per maggiori informazioni: http://igeace.blogspot.com

 
 
Ultima revisione della pagina: 27/6/2016