E.E.E. Estate ironica

di Eugenia La Vita

 
Cane davanti al ventilatore
Fonte: www.prinse.it/Portals/0/ventilatore.jpg
 

Giugno 2010 a Prato: nuvolacce incupiscono il cielo, le temperature scendono al di sotto la media, la neve sfiora i 1500 metri, pioggia, addirittura grandine. In questo anno l'estate tarda ad arrivare. E dire che ci lamentavamo della mancanza della primavera! Fra poco è quasi autunno! Allora oltre alle mezze stagioni non ci sono più neanche LE stagioni!

Che la bella stagione, dei frutti che pendono golosi dai rami, dove i gelsomini soffocano quasi con il loro odore, e le lucciole e le cicale, e le zanzare con il loro tormento, questa volta non ci sono e siano scappate? Magari (per le zanzarine). Sarà stato un corto circuito ambientale, sarà che si scioglie troppo in fretta la calotta polare e il buco dell'ozono si dilata? Non si sa. Il punto però è che senza le cocomerate e i pic nic balneari ci sentiamo persi, ancora coperti con maglie a manica lunga, se non con addirittura felpe e maglioncini. Qualcuno in preda anche alla febbre e mal di gola!

Rassegnati da questo tempo impazzito, che ci ammorba di giorno in giorno, capiamo che l'estate ci vuole, ci serve, perché quando ci alziamo dal letto non vogliamo sbuffare e mettere il broncio per il maltempo, che ci sta letteralmente straziando le pale. Del ventilatore, s'intende.

Non possiamo far altro che aspettare un luglio più benevolo. Perciò estate torna da noi, tornaaa. Noi soli dobbiamo andarcene in vacanza, tu no, è il tuo turno di lavorare! Ma poi sai con la crisi che avanza, scherzavo, noi in vacanza non ci si va: non c'è quattrini. Per cui ti capisco, se vuoi non indugiare, senza aspettare l'inverno, parti ora tu che puoi, dove ti pare, lontano da qui!

 
 
Ultima revisione della pagina: 23/2/2017