Intrecci Mediterranei

Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e sociali

5 maggio - 30 settembre 2006
Prato, Museo del tessuto

Le civiltà sono come le trame che compongono un tessuto, si intrecciano contaminandosi negli stili, nei colori e nelle tradizioni.

Il Museo del Tessuto di Prato in occasione del convegno internazionale che l'Istituto di Storia economica Francesco Datini ha promosso dal 1 al 5 maggio scorso sul tema delle "Relazioni economiche tra Europa e mondo islamico - secoli XII-XVII", ha realizzato una mostra temporanea dal titolo "Intrecci Mediterranei. Il tessuto come dizionario di rapporti economici, culturali e sociali".

Un corpus di oltre ottanta reperti tessili dal XI al XVII secolo - appartenenti alle principali manifatture presenti in Spagna, Turchia e Italia - tra tessuti, tappeti, capi di abbigliamento, libri rari e frammenti di stoffe, accompagnati da filmati e video istallazioni, testimoniano i rapporti commerciali e le contaminazioni tra le civiltà che popolarono il bacino del Mediterraneo.

Un percorso all'insegna della decorazione che attraverso una selezione di pezzi unici illustra il secolare percorso di nascita, crescita e sviluppo della cultura tessile mediterranea vista come un atlante stratificato di simboli e segni, combinati in infinite varianti. La scelta del rilancio artistico dello "spazio mediterraneo" non è casuale, dal momento che in esso si identifica la culla di ogni saper fare moderno.

Ancora una volta il Museo del Tessuto pratese sceglie di raccontare il passato guardando con attenzione al presente e al futuro. Ed ecco che i decori, le allegorie e i simboli divengono elementi ermeneutici per comprende quel legame sinergico che ancora oggi vede protagoniste le arti del tessere occidentali ed orientali.

La mostra che si articola su ben tre sezioni, allestita con il contributo della Regione Toscana e in collaborazione con importanti istituzioni culturali fiorentine come il Museo del Bargello, la Galleria del costume, il Museo Stefano Bardini, il Museo Stibbert e la Biblioteca Nazionale Centrale, dedica uno spazio video alle tavole e agli affreschi dei più grandi pittori dell'iconografia sacra, soffermandosi sui tessuti e le vesti in essi riprodotti.

Si parte dall'attività serica in Europa che anima la prima sezione, ad un'organizzazione per temi che classifica i vari reperti cogliendone gli elementi di contatto e contaminazione nell'abbigliamento (dalle iscrizioni arabe in stile cubico, nashi, thuluth ai motivi a stella e rosetta, a rete di maglie, al motivo dei nodi, della melagrana e infine della pigna).

L'ultima sezione è invece dedicata al tappeto, come elemento di raccordo tra culture. In questa parte si trovano esemplari giganteschi di tappeti mamelucchi provenienti dall'Anatolia occidentale e tappeti da tavolo provenienti dall'Egitto. Largo spazio è dato inoltre all'abbigliamento: a capi prestigiosi realizzati in oro filato e taffetas, a cafcani cerimoniali di varie dimensioni e colori e infine a qualche manto di velluto broccato appartenente alla collezione dello stesso Museo del Tessuto.



Museo del Tessuto
Prato, via S. Chiara, 24
Orario di apertura: 10.00-18.00; 10.00-14.00 (sabato); 16.00-19.00 (domenica); chiuso il martedì.
Ingresso: 4 euro.
Tel 0574.611503
www.museodeltessuto.it  
info@museodeltessuto.it  

Miriam Monteleone - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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