Genesi e fortuna di uno stile europeo nella scultura
2 marzo - 15 giugno 2006
Firenze, Museo Nazionale del Bargello
Il Museo del Bargello fiorentino si fa Olimpo scultoreo e a distanza di quasi trent'anni dalla memorabile esposizione tenuta nel 1978 a Vienna, Londra ed Edimburgo dedica una mostra monografica a Giambologna, il famoso scultore fiammingo degli dei. Un intreccio di corpi e armonie violento e sensuale celebra il genio di uno dei maggiori artisti europei della seconda metà del Cinquecento.
Nato nel 1529 a Douai, Jean de Boulogne, destinato dal padre alla carriera notarile, si reca invece ad Anversa a imparare scultura presso Jacques Dubrucq. Nel 1556, come ogni buon fiammingo, si trasferisce a Roma per studio. Ammira le statue antiche e quelle di Michelangelo, ne assimila la monumentalità e la tensione dinamica. Dopo la tappa romana, nel 1558 c'è quella fiorentina. A Firenze Giambologna trascorre gran parte della sua vita, scegliendo Michelangelo come maestro ideale e operando come scultore di corte dei Medici e in special modo del granduca Francesco I.
La prima occasione per mettersi in luce gli venne dalla competizione con i principali scultori di Firenze per la committenza della Fontana del Nettuno in Piazza della Signoria (1560): dove però il suo progetto non fu preso in considerazione, per la sua giovane età e perché ancora sconosciuto. Il suo vero "trampolino di lancio" fu la Fontana del Nettuno a Bologna, che lo tenne impegnato dal 1563 al 1566.
La mostra, promossa dal Museo Nazionale del Bargello (Soprintendenza speciale per il Polo Museale fiorentino) e dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, regala al pubblico, nella straordinaria cornice di uno dei più prestigiosi musei del capoluogo toscano, una selezione di opere del maestro provenienti da collezioni principesche italiane e straniere: dai preziosi bronzetti delle raccolte granducali, ai gruppi monumentali, alle straordinarie invenzioni di fontane popolate da uccelli di bronzo, da putti pescatori o nani fino ai rari bozzetti in terracotta, provenienti dalla collezione dello stesso Bargello, dal Victoria and Albert e dal British Museum di Londra.
Non l'opera omnia dunque ma solo ciò che l'artista produsse ispirandosi allegoricamente al mondo mitologico, a quelle divinità dai corpi nudi sapientemente atteggiati e intrecciati, simbolo di una grazia e di una forza immortali. Il percorso che si articola negli spazi interni ed esterno del museo fiorentino, divide le produzioni in sezioni distinte: il Giambologna come scultore di Francesco I e Ferdinando I; il Giambologna inventore di fontane e infine il confronto tra Giambologna e i suoi maestri.
Le opere accomunate da una perfezione plastica e da una sinuosa perfezione, spaziano in tutte le tecniche e i materiali della scultura (marmo, bronzo, pietra, terracotta, argento) e in una scala che va dal minuscolo al gigantesco: il grande gruppo raffigurante Firenze che trionfa su Pisa (1565), destinato a fronteggiare il Genio della vittoria di Michelangelo, Le Veneri bagnanti e Oceano si innalzano a fianco dei piccoli bronzi come il Mercurio, Marte, Ercole in tutte le sue "Fatiche", il Ratto di Deinaira e il Ratto delle Sabine, che traduce in miniatura forse il suo gruppo monumentale più famoso, talvolta addirittura firmati o siglati dall'artista.
Un connubio di bellezze che in felice equilibrio tra verità e artificio, natura ed astrazione dà espressione alla maniera di un artista superlativo che affascinò i contemporanei, nell'Europa della Controriforma e degli assolutismi.
La mostra ha visto la partecipazione dell'Associazione Seniores di Galileo Avionica che ha sponsorizzato il restauro del busto marmoreo di Francesco I de' Medici realizzato dal Giambologna. L'esposizione e il catalogo, edito da Giunti Editore, sono a cura di Beatrice Paolozzi Strozzi, direttrice del Bargello, e di Dimitrios Zikos. Il progetto di allestimento è di Giancarlo Lombardi e Maria Cristina Valenti, realizzato da Opera Laboratori Fiorentini.
Museo Nazionale del Bargello
Via del Proconsolo, 4 - Firenze
Miriam Monteleone - ERBA magazine
Punto Giovani Europa