Personale di Pittura di Gandolfa
Firenze, Bar S. Ambrogio piazza S. Ambrogio
Inaugurazione 1 giugno 2006 ore 21.30
FIRENZE. Il titolo M'ama, non m'ama incuriosisce, ma di amori e margherite si parla solo in parte, la riflessione è molto più sottile ed esistenziale. Gandolfa, pittrice materica siciliana ma fiorentina d'adozione, questa volta si fronteggia con il tema della dubbiosità presentando negli spazi del coloratissimo bar S. Ambrogio di Firenze, una riflessione pittorica e cromatica dai contenuti insoliti ed originali.
Si rappresenta la figura femminile - ma questa per Gandolfa non è certo una novità - in rapporto a quella floreale in uno scambio sinestetico di cromature emozionali e forme suonanti. Otto prove d'autore grafiche disposte su un pannello unico danno avvio ad un percorso articolato su tre varianti in carta, plexiglass e papier massè.
Il corpus centrale è contrassegnato da una serie di immagini realizzate su sfondo rosso in cornici carbone, dall'effetto magmatico, cosparse di punti di luce. C'è una carica vulcanica che domina queste figure speculari, che le riempie di senso umanizzandone i contorni.
Se i fiori in genere sono simbolo di una femminilità delicata, in qualche modo l'artista ha saputo stravolgerne la "debolezza" rafforzarne il senso e il valore, attraverso un processo di associazione pittorica e composita.
Un aut aut dunque fortemente intrigante, vicino al nostro quotidiano, emblema di ogni dubbio che caratterizza la nostra umana precarietà. Il corpo femminile si specchia e si riconosce nella natura, un amore narcisista, che come nel mito lacera l'anima e azzera il respiro.
Gandolfa fedele al suo soggetto femminile dichiara questa mostra un costruttivo esperimento nell'attesa di un'ennesima epifania del colore.
Miriam Monteleone - ERBA magazine
Punto Giovani Europa