Il nome di James Whale è automaticamente legato al film Frankenstein interpretato da Boris Karloff nel 1931, che tra l'altro resta la versione più celebre di una lunga serie di film che seguirono nel tempo. E anche ne L'uomo invisibile il tema centrale è molto simile, ovvero quello di un dottore, interpretato dall'attore Claude Rains al suo primo debutto cinematografico, che dopo innumerevoli esperimenti ed insuccessi riesce finalmente a coronare il suo sogno, quello di inventare qualcosa di straordinario che gli darà fama e potere: un siero capace di renderlo invisibile.
Accade però che egli non riesca a scoprire il suo antidoto e questo lo costringe a coprirsi il volto con delle bende e ad abbandonare il proprio laboratorio per rifugiarsi dentro il piccolo villaggio di Iping nel West Sussex in Inghilterra, dove tenterà di proseguire i propri esperimenti per trovare l'antidoto che possa farlo tornare alla normalità.
La particolarità di questo film è quella dell'utilizzo di effetti speciali basati su una serie di inquadrature e montaggi il cui risultato è quello di vedere solo i vestiti del protagonista che si muovono da soli, come se egli fosse veramente invisibile.
Il film è tratto da un romanzo di Herbert George Wells, apprezzatissimo scrittore del genere fantascentifico e autore di opere come La guerra dei mondi e La macchina del tempo.
Regia di James Whale. Con Claude Rains, Gloria Stuart, W. M. Harrigan, Dudley Digges, Una O'Connor, Henry Travers, Forrester Harvey. USA 1933
Massimiliano Vintaloro - ERBA magazine
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