Arriva l'8 settembre e a Prato si festeggia la Festa della Madonna del Sacro Cingolo.
Quest'anno sicuramente sarà ricordato per essere stato un giorno particolarmente convulso e incerto fino all'ultimo istante, causa anche le condizioni metereologiche. Sono infatti saltati gli eventi della mattina e del pomeriggio (salvo alcuni casi). E' stata celebrata la tradizionale Santa Messa in Duomo.
Le autorità hanno avuto una giornata piena di decisioni da prendere e di incontri-scontri. Il miglioramento del tempo nel corso del primo pomeriggio ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti gli organizzatori per poter preparare gli ultimi dettagli del famoso corteggio storico e spettacolo pirotecnico. Ad accendere ancora di più il corteggio, più dei fuochi d'artificio, sono state le scintille fra Comune e Provincia, ma tutto questo è apparso abbastanza invisibile agli occhi di tutti i cittadini che hanno partecipato al tradizionale evento di fine estate.
Intorno alle 20.00 le strade e le piazze sono iniziate a riempirsi ed il corteggio è partito alle 20.30 con questo ordine: Gonfalone della città di Prato con il Corpo dei Valletti comunali, le autorità cittadine, il Gonfalone della Regione Toscana e i rappresentanti dei Comuni vicini, particolarmente gradita anche una rappresentanza del calcio storico Fiorentino e tante altre partecipazioni.
Tanti anche i rappresentanti delle Repubbliche Marinare: le città di Genova e Venezia hanno portato i loro bellissimi costumi. Stupendi anche gli abiti della compagnia dell'Aringa in rappresentanza del vicino comune di Vernio e quelli della scuola pratese dell'Istituto Dagomari.
Devo sottolineare che qualche malumore c'è stato per la tarda ora in cui sono iniziati i tanti attesi fuochi d'artificio. A lamentarsi sono state soprattutto le famiglie che hanno bambini piccoli che, come logico, a quell'ora erano già a casa o si cullavano tra le braccia i propri figli ormai sfiniti dal sonno!
Sempre seguento la tradizione...anche il Vescovo ci ha messo del suo facendo armare di pazienza i pratesi che erano riusciti a rimanere per vedere l'ostensione del Sacro Cingolo, culmine della manifestazione. Tale rito rimane sempre molto seguito, a Prato sembra sempre essere ben chiaro a tutti che la festa nasce da radici religiose molto sentite.
Nonostante i pro e i contro, tradizionali di ogni anno, l'otto settembre si è confermata ancora una volta una festa molto bella che rispetto a come si era messo il tempo al mattino si è potuta svolgere in tranquillità e con il riscontro di tante persone.
Sara Scardigli - ERBA magazine
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