Lorenzo Banci

di Eugenia La Vita

 
 

Lorenzo Banci classe 1974, pittore.
 
É ai limiti del circuito dell'arte, si considera un outsider. Le sue prime figurazioni sono legate al territorio, agli elementi naturali del paesaggio, ma in una maniera mai troppo realistica, sono elementi assoluti, isolati dal loro contesto, in una visione soggettiva del reale; le sue raffigurazioni infatti si spingono verso un'astrazione che, nei lavori dell'ultimo periodo, è portata all'estremo. Inizia con disegni su graffite, incisioni come la cera molle, pitture ad olio. Successivamente vengono i lavori notturni, sempre legati al paesaggio e così all'identità circostante, ma dal passato agricolo passa a quello industriale, estrapolando parti e dettagli di fabbriche, risaltando luci urbane in lontananza.

 
 

Opera di Lorenzo Banci
Senza titolo (2008), olio su tela, cm 125x150

 
 
 
Lavora molto sullo spazio che però non è mai veramente reale, ma che è più una sottrazione mentale. Da visione fisica a visione luminosa, la luce è la protagonista indiscussa, che annulla o amplifica forme e colori; la sua importanza è riscontrata notevolmente nel ciclo delle ultime opere: tele nere, piatte, senza spazialità, uniformi, il colore appare nella zona di confine tra il massimo nero (creato dalla somma di tutti i colori insieme) e la massima luce, che è il bianco della tela e diventa un punto puro di luce.
 
 
 

Opera di Lorenzo Banci
Untiled (2005), olio su tela, cm 58,5x87,5

 
 
 
Variate dagli inizi sono anche le tecniche, i materiali e le dimensioni. L'artista ha lavorato ad un lungo percorso sperimentale: da una prima pittura figurativa dove il soggetto è riconoscibile, sino ad arrivare a un'astrazione praticamente totale. Senza particolari significati, concetti, messaggi intellettuali, Banci fa a posteriori l'analisi di tutto il suo percorso, prendendo atto del cambiamento, delle trasformazioni avvenute, dove anche il caso entra in gioco. Ma i fili conduttori persistono a partire dalla pittura stessa e all'appartenenza al territorio che lo influenza costantemente ed è stimolo di sperimentazione.
 
Artista e scenografo, insieme alla sorella attrice Valentina Banci, e ad altri, hanno un'associazione culturale/compagnia teatrale, il Kulturificio N.7, che ha portato in scena 'La trilogia della fatica' comprendente gli spettacoli 'Fiasco!!!' 'Stracci' e 'Quando la montagna era alta per davvero' che ruotano attorno al tema della memoria e del lavoro.
Banci ha partecipato recentemente alla mostra 'Gerhard Richter e la dissolvenza dell'immagine nell'arte contemporanea' tenutasi lo scorso inverno alla Strozzina di Firenze.
Tra le altre mostre citiamo 'Fuori logo', Cantieri Culturali Spazi Ex Macelli - Prato, 1999; 'Gemine muse', a cura di Maurizio Poli, Museo del Tessuto - Prato, 2003 e 'Italian Genius Now' al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci - Prato, 2007.

 
 
Ultima revisione della pagina: 27/6/2016