Eppure si !!! (o Chk Chk Chk, se ci si attiene alla pronuncia ufficiale di questa punteggiatura), di strada ne hanno fatta. Quattro ottimi album in 10 anni ne hanno tratteggiato la costante crescita artistica e di popolarità.
La band newyorkese ha ormai affinato e cesellato uno stile, un sound che li rende riconoscibili e li distingue dagli altri, ed è già un bel traguardo di questi tempi. Prendete una parte di Talking Heads (forse i musicisti oggi più influenti nella scena rock, indie e non), qualche schitarrata alla Big Country (chi se li ricorda ?), echi degli Stone Roses e aggiungete una bella fetta di electro-funk no wave opportunamente aggiornato, amalgamate bene e avrete i !!!. Niente di nuovo sotto il sole, ma il cocktail che ne viene fuori è entusiasmante.
Li aspettavo al varco della prova live, e non mi hanno deluso. L'Auditorium Flog non è pieno, in fin dei conti è un martedì, ma la gente sembra ben disposta, e capirà subito di aver speso bene i 15 del biglietto.
Sul palco due batterie, un basso gommoso, la chitarra di Tyler Pope degli LCD Soundsystem, e due tastiere ai lati creano uno dei migliori "groove" mai sentiti nei miei 20 anni e passa di concerti. Ma non sarebbe la stessa cosa senza un frontman come Eric Offer. Ben supportato da una vocalist che sembra Joan Armatrading col fisico di Clarence Clemons della E-Street Band di Springsteen, il Nostro domina la scena dall'inizio alla fine, relegando sullo sfondo i suoi compagni d'avventura, per la verità un po' anonimi nell'atteggiamento e parecchio "nerd" nel look. Non sta fermo un attimo, scende svariate volte in mezzo al pubblico, balla come il cantante degli Scissor Sisters e quindi "schecca" alla grandissima, spesso ci ricorda dove siamo con un "Ciao Fiorenzo" che forse però è rivolto a qualche suo "italian lover", chissà.
E così scorrono molte canzoni dell'ultimo album, anche se l'acme prevedibilmente lo si raggiunge con i 10 minuti bollenti di "Me and Giuliani down by the schoolyard", il loro manifesto. Peccato per la qualità dell'audio, come spesso succede alla Flog; se da un lato riusciamo ad apprezzare il sound dei !!!, dall'altro la comprensione dei testi risulta improba. Perfino i miei amici di madrelingua Inglese hanno ammesso al termine, di aver inteso solo le parole che in ciascuna canzone venivano ripetute più volte. Poco male, perché il pubblico si scalda quasi subito e l'energia rimane alta fino alla fine.
Impossibile tenere fermo il piedino, anche se la musica dei !!! non è poi così prettamente danzereccia, ma da tempo non mi capitava di stare così bene ad un concerto.
Roberto Becattini - ERBA magazine
Punto Giovani Europa