Presso il centro culturale Duncan 3.0 di Roma (via Anassinandro, 15) si terra solo tra il 12 ed il 13 gennaio prossimi una mostra collettiva multidisciplinare dal titolo "Graffi", data e curata da Marica Petti e Daniele Storpelli.
L'idea in sé appare ben centrata al titolo preposto ovvero quello del graffio: forse unica nota dolente è data dall'esiguità sfuggente di soli due giorni di visione effettiva.
Tra il piccolo e racchiuso gruppo di interpreti spiccano senza dubbio i lavori multitecnici di Iacopo Castellani: si guardi ad esempio "mursus4" che richiama immediatamente il titolo preposto del graffio attraverso quelle acuminate linee; ma la bellezza intrinseca di Iacopo Castellani è ben altra e si può scorgere già a partire da "mursus 5": in questo lavoro vi e la sua più intima veridicità di artista-intagliatore-artigiano che riesce a ricostruire con gioia e veridicità stati d'animo presenti nella natura.
Iacopo Castellani è un'artista che dev'essere incoraggiato a potersi esprimere maggiormente.
Valeria S. Lombardi - ERBA magazine
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