Filippo Marotta, 19 anni: lo skateboard non è per lui solo uno sport, ma anche un vero e proprio stile di vita, che determina amicizie, gusti musicali, abbigliamento... Lo intervistiamo oggi per discutere con lui su cosa voglia dire 'skateare' in una città come Prato.
Filippo, a che età hai cominciato a skateare?
Avevo circa 12 anni e mezzo.
Come ti è nata la passione per lo skate? Ti è stata trasmessa?
Sì, mio fratello maggiore mi ha trasmesso questa grande passione: ho cominciato proprio con lui, che mi ha insegnato i primi rudimenti fondamentali, una sorta di iniziazione. Adesso lui purtroppo non skatea più, perché, raggiunta una certa età, ha messo la testa a posto...
Parlando del rapporto di voi skater con Prato: è possibile skateare liberamente in città?
No, purtroppo in una città come Prato, che offre numerosi e non sempre utili servizi, non vi è né uno skatepark vero e proprio, né spazi, nè uno spazio adibito a tale uso; alcuni di noi, per poter esercitare la nostra passione, sono costretti a recarsi fuori città; altri si vedono costretti a trasgredire alcune regole e a skateare nei luoghi pubblici, sebbene non sia da fraintendere il motivo per il quale lo facciamo: non vogliamo a tutti i costi trasgredire, come molta gente può pensare, anzi, siamo i primi a provare disagio di fronte alle lamentele dei concittadini che trovano dei ragazzi a skateare di fronte al loro palazzo, ma talvolta non abbiamo altra scelta; e c'è da considerare come nemmeno per noi sia piacevole essere costretti a skateare in luoghi non adatti, come marciapiedi o gradini di cemento, anche perché mettiamo a rischio la nostra incolumità, ma non avendo alternative...
A Prato ci sono molti skater?
Sì, siamo tantissimi, e - motivo per il quale uno skater può essere fiero di praticare questo sport - ci conosciamo quasi tutti: quella degli skater è una comunità di persone meravigliosa, se non fosse per il fatto che ci troviamo tutti a combattere con il suddetto problema.
Sarebbe una spesa troppo elevata per il comune la costruzione di uno skatepark?
Assolutamente, non sarebbe una spesa elevata, anzi, per il comune potrebbe essere un investimento ottimo: uno skatepark, che in questo caso diventerebbe un punto di riferimento per i giovani pratesi, contribuirebbe ad invogliare ulteriori ragazzi a cimentarsi nella nostra disciplina, che verrebbe praticata, con spazi adeguati, in totale sicurezza. Vi sono moltissimi capannoni inutilizzati sparsi per tutte le zone della città: non ci vorrebbe niente a trasformarne uno nel primo skatepark pratese.