Ogni tanto, girallando per Prato o passeggiando per il centro storico, capita di vedere e sentire dei gruppi di stranieri che parlano l'Inglese tra di loro. Si tratta di ragazzi che sono da qualche giorno a Prato, o che sono arrivati da alcune settimane. Magari qualche pratese li ha visti e si sarà chiesto: "ma cosa fanno qui?".
Questi gruppi, generalmente di Americani, Australiani e Canadesi, sono a Prato grazie alla Monash Univertsity per un soggiorno universitario durante lo studio. Sono a Prato per qualche settimana per conoscere la cultura, la lingua e la vita italiana in generale.
La Monash Universtiy è una grande università che ha la sua sede principale a Victoria, in Australia, ma che ha molte sedi all'estero, dove gli studenti possono migliorarsi e raggiungere un livello più alto dalla conoscenza della materia che studiano.
Una di queste sedi, per esempio, è a Prato in via Pugliese, all'interno del Palazzo Vaj. La "Monash University Prato Centre" esiste dal 17 settembre 2001, quando è stata inaugurata con il sostengo della regione Toscana e del Comune di Prato.
La scelta di Prato dipende principalmente dalla sua posizione piuttosto centrale, che permette di raggiungere le più importante città europee in poco tempo con il treno o in aereo. Si pensi a Firenze, Roma, Milano, Bologna (dove c'è l'università più antica d'Europa), ma anche Berlino, Parigi, Londra e Madrid. Grazie anche ai suoi tre aeroporti vicini (Bologna, Firenze e Pisa), Prato è considerata una città perfetta per questo tipo di progetti europei.
Secondo me, tutti quelli che vivono a Prato, dovrebbero approfittare di questa università. Un centro capace di portare tanti stranieri che hanno tutti una storia interessante da raccontare. Per questa città, la Monash, può solo essere, ed è anche nella realtà, una grande benedizione. Soprattutto nell'ottica delle relazioni, la Monash, serve molto a questa città.
Io, per esempio, sono uno straniero che vive a Prato da sei mesi. Sono qui per svolgere un progetto europeo e posso dire, anche per quello che vedo, che la Monash tenta di unire (riuscendoci) due parti diversi del mondo per portare gli studenti a Prato.
Ho conosciuto, dopo qualche settimana, il progetto legato ai negozi che espongono gli adesivi con la scrittura "Monashcard". A mio parere è un'iniziativa stupenda. Con questo sistema, gli studenti dotati di Monashcard possono subito capire dove andare a comprare tutto l'occorrente che cercano. Anche i negozi sono favoriti, poichè sono in contatto con gli stranieri che portano un'altra lingua e una nuova atmosfera.
Franz Geisberger - ERBA magazine
Punto Giovani Europa