Picasso - Mirò - Dalì

Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità

 
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Giovani e arrabbiati, tre pilastri dell'arte moderna raccontati secondo un nuovo modo di concepire una mostra. Picasso Mirò e Dalì, cresciuti in Catalogna con la voglia di ribellarsi alle convenzioni dell'epoca, vengono svelati attraverso flashback che si muovono dal 1926 al 1895.

Più di sessanta opere ospitate a Palazzo Strozzi di Firenze per indagare le radici comuni di questi tre grandi artisti. I curatori, Eugenio Carmona e Christoph Vitali, ripercorrono gli "ismi" tra otto e novecento.

Il cubismo il cui atto di nascita è riconosciuto ne Les Demoiselles d'Avignon di Picasso del 1907. Il futurismo, le cui premesse vengono redatte in ambito letterario da Filippo Tommaso Marinetti nel 1909. Il surrealismo, termine coniato dal poeta Guillaume Apollinaire nel 1917 e poi adottato con una nuova accezione dallo scrittore Andrè Breton. Il neoimpressionismo, il dadaismo, l'asstrattismo e molti altri emergono dalle tele con intrecci imprevedibili, in cui un Dalì sembra un Picasso come in Gitano de Figueres.

A fare da trait-d'union tra le varie opere il Cahier n. 7 esposto integralmente per la prima volta direttamente dal Museo della casa natale di Picasso a Malaga. All'interno della mostra, secondo un lessico "cinematografico" emergono continui richiami visivi al Cahier. Le cinque sezioni espositive coprono un arco di trent'anni e si concludono mostrando ancora l'influsso che l'opera citata ha avuto a inizio secolo: il capolavoro cubista di Picasso Le femme qui pleure del 1937, la Composizione geometrica del 1933 di Mirò e Arlequìn di Dalì del 1926.

La mostra sarà rimarrà visitabile fino al 17 luglio 2011 tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 - giovedì dalle 9.00 alle 23.00. L'accesso è consentito fino a un'ora prima dell'orario di chiusura.



Noemi Neri - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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