Sinfonia d'autunno

 

 
Charlotte (Ingrid Bergman) è una famosa pianista che ha sacrificato i propri affetti per dedicarsi interamente alla propria carriera. Una volta l'anno va a trovare la figlia Eva che si è sposata con un pastore protestante. Ma dall'ultimo di quegli incontri così sporadici sono trascorsi ormai sette anni e Charlotte decide, dopo questo lungo periodo di tempo di assenza e dietro una lettera della figlia, di andare finalmente a trovarla.

Durante la propria breve permanenza Charlotte rivela la propria natura egocentrica, lasciando poco spazio alle parole della figlia e continuando a parlare di sé, dei propri concerti e della propria carriera che la porta a girare tutto il mondo suonando nelle più grandi sale da concerto. Ma tra tutti questi successi personali si fa spazio a poco a poco il fantasma del proprio fallimento di madre, che esplode drammaticamente durante una discussione notturna con Eva, la quale le rivela attraverso i ricordi d'infanzia, il proprio rancore di figlia messa continuamente da parte, quasi ignorata, che si vede brutta e priva di autostima.

Con questo film Bergman intende descrivere il difficile rapporto tra genitori e figli, i conflitti che ne conseguono, ma soprattutto il prezzo che certe persone pagano e fanno pagare per soddisfare la brama di autoaffermazione.

Nel 1979 Ingrid Bergman e Liv Ullmann si guadagnarono il David di Donatello come migliore attrice straniera. 

Regia di I. Bergman con Ingrid Bergman, Liv Ullmann, Halvar Björk. (Svezia 1977)



Massimiliano Vintaloro - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 10/1/2017

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