Zigulì

Una vita Bittersweet

 
unionesarda.it

 
Tutto d'un fiato come quando corri per prendere un autobus che stai perdendo e con cui saresti comunque in ritardo. Parole forti e amare che pochi in Italia, e forse anche altrove avrebbero il coraggio di dire, dure da leggere e ancora di più da scrivere.

Massimiliano Verga ce l'ha fatta. In questo libro, Zigulì, ha tirato fuori la rabbia, l'amore e ancora la rabbia. Perché sì. Si è arrabbiati quando ti nasce un figlio "diversamente abile", se di "altre abilità" vogliamo parlare e se non vogliamo dire che forse questo termine serve solo per nascondersi dietro l'ipocrisia della lingua italiana e dell'Italia stessa. Un'Italia che ti guarda, ti giudica, ti compatisce, ti dice che ti capisce e che in realtà rimane spettatrice di un dramma vicino e quotidiano ma sufficientemente lontano da non toccare nel profondo, da non trafiggere il cuore, da non piegare la vita.
 
Perché per ora è toccato a qualcun altro. E così, finchè non tocca a noi, la sciagura degli altri è solo uno spettacolo davanti al quale ci si commuove, si prova pietà, magari anche dolore..ma per quanto? Per quegli attimi in cui ci si trova accanto sul marciapiede, aspettando che si illumini di verde l'omino delle strisce? Per quei minuti in fila al supermercato? E poi? Per quanto altro tempo ancora?

A noi spettatori ignobili, sempre troppo ipocriti e presuntuosi con i nostri "ti capisco" o "ti ammiro", non rimane altro che tornare alla nostra di vita. Intanto lo show di qualcun altro continua e il dolore punge oggi come ieri, oggi come domani, e la rabbia ogni giorno sale sul palcoscenico, ogni giorno prende vita e fa da protagonista, perché ogni giorno è come il primo giorno, sempre senza risposte, sempre con le stesse domande.

 



 

Erika Greco - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

I Social di ERBA Magazine: