Un mare cristallino che unisce due terre ferite, calpestate, usate, abbandonate, due facce della stessa medaglia, beffeggiate dalla stessa storia.
L'avete mai visto il mare al mattino? Ha un rumore nuovo, diverso da quello della notte che l'ha cullato o straziato, è un rumore vergine che si prepara al nuovo giorno. Ed è così l'ultimo libro di Margaret Mazzantini.
Un libro che, nonostante la dolcezza dei fichi resi amari dal viaggio e dalla storia e nonostante l'apparente sfiducia in una rinascita e in una giustizia, forse vuole solo dirci che si può sempre ricominciare anche quando sembra impossibile.
Perché sembra impossibile ricominciare quando sei clandestino due volte. Immigrato due volte. Strappato prima all'Italia e spedito in Africa dal regime fascista per rafforzare la potenza del duce e poi sbattuto fuori da Tripoli dopo 50anni e rispedito al mittente dal colonnello Gheddafi per rinnovare l'orgoglio nazionale e proclamare la nuova repubblica Libica "Al Jummmuria AlLybia". Due volte stuprato dalla dittatura, due volte derubato della dignità.
Sembra impossibile ricominciare quando non hai più niente, quando tutto ciò che avevi adesso non c'è più. L'hai perso in fuga dal villaggio, in fuga nel deserto, in fuga in mezzo al mare che ti è sembrato così arido.
Sembra impossibile ricominciare quando non si sa da dove partire. Quando il liceo che ti ha cullato per anni ti mette con le spalle al muro, ti sputa davanti ad una porta che da troppo tempo aspettavi di aprire e che ora fa solo paura per quello che sai che troverai e soprattutto per quello che non sai.
E sembra poi impossibile ricominciare quando la primavera araba affonda nel deserto un pezzo della tua vita e ne trascina un altro nelle acque profonde già troppo affollate.
Eppure una poesia recita "quando la perdita bruciò, i campi di grano rinvenirono".
D'altra parte anche il mare, sbattuto di notte sugli scogli dal vento, sporcato dalla sabbia, ricoperto dalla melma, testimone di disperazione e speranza, salvatore o carnefice, lodato o maledetto..anche il mare al mattino splende di una nuova luce e di un nuovo silenzio, puro e candido ancora non corrotto da niente.
Erika Greco - ERBA magazine
Punto Giovani Europa