Morning Manic Music - Ernesto de Pascale

copertina album

 
Ernesto de Pascale è un personaggio incredibile, eclettico e sfrontato, generoso e al tempo stesso pretenzioso, una personalità vulcanica, un pozzo di cultura musicale e non. Una persona che ama circondarsi di persone valide e la prima cosa che si nota in questo disco è che suona bene, suona maledettamente bene.

Perché Ernesto dirige, cura, produce ogni particolare, sa mettere la persona giusta al posto giusto, dalla viola della giovane (di età) e grande (di talento) Giulia Nuti alla grafica dei booklet del CD che descrivono ogni pezzo e risaltano la grande collezione di dischi di Ernesto, quasi a dire "questo sono io, con la mia esperienza".


I pezzi scritti e raccolti nei due anni sono una sorta di diario, dipingono scenari, piccoli quadri raffiguranti le atmosfere di sale da bingo (Blackpool Babylon), di una Hollywood che forse non c'è più (Lost Holliwood) e di una New York da visitare, da vivere (Endless Fight).


La voce di natura bassa di Ernesto non si risparmia (e funziona meglio dove è aiutata da quella di Paolo Giorgi, di cui attendiamo presto il disco), non potrebbe mai come persona risparmiarsi e racconta il suo modo di vivere (Alive), di trovare se se stessi (there will always be a light), di mettersi in gioco e giocarsi la vita (I'm only playing the game). Viene da chiedersi perché Ernesto de Pascale non si è messo alla prova con la scrittura in italiano, forse in futuro...


Un disco che va direzione opposta e contraria alla società attuale italiana, riflessiva e negativa, sfiduciata. Un disco che invita ad affrontare la vita, osservandola e giudicandola con estro e passione.



Marco Giani - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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