Incontro con Ilir Shaqiri

Intervista a Ilir

 
Venerdì 22 febbraio presso il padiglione Rondino di Danza in Fiera 2008, il pubblico ha potuto incontrare il celebre ballerino Ilir Shaqiri, che, dopo essersi diplomato presso l'Accademia Nazionale di Danza di Tirana, è diventato conosciuto e amato dal grande pubblico grazie ai programmi di Maria De Filippi "C'è posta per te" e "Amici".

Ilir, ti sei formato principalmente come ballerino classico, ma poi sei approdato alla televisione e hai riscosso un enorme successo. Che influenza ha avuto la TV nella tua esperienza?
La TV mi ha dato tantissimo, soprattutto a livello umano: è attraverso questo canale che la gente si è affezionata a me. Però sono contento di essere tornato a teatro con Rugantino; qui i tempi sono più lunghi e c'è più tempo per ballare: i passi a due possono durare fino a 6-7 minuti, cosa impensabile in televisione.

Come si fa a sfondare nel mondo della danza?
Sicuramente si deve essere portati fisicamente e possedere un grande talento, ma ciò che conta di più è la testa: ci vuole disciplina ferrea e tantissimo impegno. Poi bisogna avere la fortuna di essere scoperti e seguiti da qualcuno del settore. Per questo ho una grande ammirazione per persone come Maria De Filippi che danno ai giovani bravi e talentuosi la possibilità di farsi vedere.

Secondo te danza e televisione sono due mondi conciliabili?
Certo. Quando un ballerino è davvero bravo, è in grado di fare tutto. Anbeta Toromani, ad esempio, è una ballerina televisiva, ma sa tenere il palco. L'anno scorso è stata ospite di un importante evento internazionale che si è tenuto a Macerata e alla fine della sua esibizione - durata 20 minuti - la platea, nella quale erano presenti grandi esperti internazionali, si è alzata in piedi.

In base a quali criteri si giudica un ballerino?
Non ci sono criteri stabiliti. Ci si può basare sulle doti fisiche oppure sulla personalità e la capacità di avere uno stile personale. Io nasco come ballerino classico, di teatro, e poi divento ballerino televisivo di stile moderno; quindi mi trovo al centro delle due scuole di pensiero. Personalmente ritengo che entrambi gli aspetti - il fisico e lo stile, la musicalità - debbano essere presenti in un bravo ballerino.

Che rapporto c'è tra danza ed emozione?
Secondo me non c'è separazione tra le due cose. Se mentre balli non trasmetti qualcosa a chi ti guarda e non ti emozioni, è inutile che balli. Ci deve essere emozione in ogni gesto che si fa sul palco, anche solo se si sta fermi. Quindi il mio consiglio a tutti i ragazzi e le ragazze qui presenti è di portare avanti la passione per la danza, ma di farlo col cuore!



Mirella Pane - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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