Note di jazz a Officina Giovani per OnStage Musica nella serata del 22 novembre. Note suonate da due band locali tra loro molto differenti, ma entrambe accomunate da una personale visione di uno stesso fattore: il jazz.
I primi a salire sul palco sono The NewTone Theory, quartetto di recente formazione, costituito da voce, tastiere, basso e batteria. Il loro repertorio è un'esplorazione all'interno di tutta una musica che fa riferimento alla tradizione afroamericana, agendo negli spazi in cui si intersecano vari stili musicali. Prendendo spunto da classici del soul, del blues e del funk, il loro intento è quello di lavorare sui colori jazzistici, anche sulle più piccole sfumature che questo tipo di musica offre, e ridar loro nuova luce attraverso un'interpretazione moderna sia nel ritmo che nel suono, nel timbro: creare così un "nuovo suono" ("new tone") che sembra quasi una materia da poter toccare con mano.
Con Lostregatos, la seconda band ad andare in scena, gli spazi musicali si allargano. Mentre i primi rintracciavano delle sfumature tutte all'interno di un ambiente musicale ben definito (quello afroamericano), adesso il jazz diventa quasi un "pre-testo", nel vero senso della parola. In altri termini è come se lo standard jazz diventasse un testo preliminare da cui partire, ma per poi subito essere trasportati in altri contesti musicali totalmente differenti. Loro si autodefiniscono musicisti di "psyco-jazz", ed è effettivamente ciò che avviene: lo standard viene frantumato, spogliato, portato ad uno stato "primitivo", come in una seduta psicanalitica. Il tutto è poi ricomposto con altri elementi quali tempi di valzer di atmosfera popolare, echi pianistici classici e l'utilizzo della voce in un canto parlato, a volte gridato, a volte quasi sussurrato.
Il pubblico, anche se non molto numeroso, ha risposto in maniera molto partecipe, in una intima atmosfera quasi da piccolo jazz club, spazio al quale questo genere di musica è forse più abituato ma che, speriamo, possa allargarsi per raggiungere un pubblico sempre più vasto ma ugualmente interessato.
Matteo Di Padova - ERBA magazine
Punto Giovani Europa