Eccoci al secondo capitolo dell'annunciata trilogia della storia firmata Quentin Tarantino. Dopo aver stravolto l'esito dell'occupazione nazista in Francia in Bastardi senza gloria, con Django unchained il regista rende omaggio ai tanto amati spaghetti western (il nome stesso del film è un omaggio al quasi omonimo film Django di Sergio Corbucci) trasformandoli in un southern, scritto col preciso intento di parlare dell'orribile periodo della storia americana collegato alla schiavitù.
Lo schiavo Django (Jamie Foxx) viene comprato dal Dottor King Schultz (Christoph Waltz), un cacciatore di taglie, che ha bisogno del suo aiuto per riconoscere e uccidere tre ricercati. In cambio il dottore libererà Django e lo aiuterà a trovare sua moglie Broomhilda (Kerry Washington) che è stata venduta allo spietato proprietario terriero Calvin Candie (Leonardo DiCaprio).
Nella pellicola (ed è proprio il caso di dirlo visto che Tarantino è uno dei pochi che continua a girare su supporto analogico) ogni dettaglio a prima vista insignificante racchiude una citazione, cosa che ha attirato su Django l'accusa di essere un ''collage'' di vecchi film piuttosto che un lavoro indipendente. Tuttavia vendetta, ettolitri di sangue, una manciata di imprecisioni (ma a chi importa?Del resto anche Uma Thurman viaggiava in aereo con una katana a suo fianco), personaggi affascinanti, dialoghi brillanti, rendono Django unchained un film in pieno stile Tarantino. Con tutte le conseguenze del caso.
titolo del film: Django Unchained
regia: Quentin Tarantino
cast: Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio
nazionalità: Stati Uniti
anno: 2012
durata: 165 minuti
Elisa Marrocu - ERBA magazine
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