I figli de "Le Iene", ovvero gli inviati del programma di Italia 1, sbarcano sugli altri canali televisivi e lo fanno con programmi di qualità. Pif conduce "Il testimone" su MTV, GIP gira il mondo con "Sofa So Good" su ALL MUSIC e adesso è il turno di Alessandro Sortino con Malpelo.
Sortino è tra le Iene forse il più cattivo, quello che oltre ad intervistare riesce ad ironizzare con il potente di turno che sia D'Alema o Mastella, facendosi sempre valere e con un certo tono di sbeffeggio. Non si fatica a capire che il titolo della trasmissione viene dal colore dei capelli e dal carattere aspro di Sortino, in questa situazione più serio e professionale rispetto alla Iena Version.
Nella prima puntata si indaga sul tragico delitto avvenuto il 28 agosto 2006 a Brescia, nel quale furono uccisi, sgozzati, Angelo Cottarelli, il figlio Luca di 18 anni e la compagna dell'uomo Marzenne Topor. A prima avviso attribuito ad immigrati, la polizia a scoperto che si nascondeva in realtà una storia di vendette, finanziamenti pubblici e sono accusati l'imprenditore vinicolo siciliano Vito Marino e suo cugino Salvatore 46 anni, rispettivamente figlio e nipote del capomafia Girolamo Marino.
Sortino racconta momenti teatrali all'interno di un ex-mattatoio del Testaccio a Roma (molto simile alla "nostra" Officina Giovani!) con uno stile tra Paolini e Lucarelli (maestri nello storytelling della cronaca italiana) e con collegamenti e interviste esterne. Una storia che va tra Brescia e Trapani, tra il nord e il sud del paese, tra truffe ai danni dello stato, controlli inefficaci e vendette di uomini privi di scrupoli, il tutto narrato con un buon stile e ritmo.
Dicono che in futuro la televisione è destinata a morire, soppiantata da internet, forse le soluzioni all'estinzione del medium catodico sono i buoni programmi di televisivi con qualità, contenuti, ma anche un certo stile accattivante. Se questo stile deve venire da un altro medium, come il teatro, ben venga allora.
Marco Giani - ERBA magazine
Punto Giovani Europa