E' di faustiana memoria il romanzo breve di Marco Vichi intitolato Il contratto. Note sono le tinte fosche e noir che furoreggiano solitamente nei suoi romanzi ma questo è smentito in parte da quest'opera perché il "famoso patto" tra diavolo e mortale (da cui il titolo) si tinge in questo caso di sapori tragicomici e umoristiche rivisitazioni, come il remake al contrario della Divina Commedia in La Vera Comèdia dove tutto è capovolto rispetto al poema di Dante ed è l'Inferno a troneggiare, con i suoi piaceri, mentre il Paradiso è un luogo triste, apatico e monotono.
Per realizzare cotanto poema viene scelto un moderno e promettente scrittore ovviamente disposto a "vendere l'anima al diavolo" (moderno uomo d'affari con sede in Uffici di pietra dalla vista a volo d'uccello sulla città, come Al Pacino in L'avvocato del diavolo, forse una reminiscenza?!). Aggiungi una rossa provocante ingaggiata per sedurre e "stimolare" l'intrepido scrittore, due mostriciattoli dai nomi inconfondibilmente luciferini Abandon e Zabulon, l'ossessione per Dante e un'ironica rivisitazione con tanto di endecasillabi e terzine del sirventese e il gioco è fatto.
Uno spassoso racconto da leggersi tutto d'un fiato fino allo scontato finale del "tutto per niente", perché si sa il diavolo ha sempre un asso nella manica e un tiro mancino pronto e anche qui il protagonista dopo cotanta fatica si ritrova senza laurea, denaro, né la tanto agognata donna, tantomeno la gloria letteraria (usurpato da un oscuro vecchietto, il professor Manlio Stoppa).
Del resto si sa fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio!
Titolo Il contratto
Autore Marco Vichi
Casa editrice Ugo Guanda Editore
Anno di uscita 2012
Numero pagine 95 p.
Un'aspirante scrittore sigla un "contratto" col mondo infernale per realizzare tutti i suoi sogni: fama, ricchezza, successo, donne. Ma alla fine ne sarà valsa davvero la pena? scendere a codesti patti pur di raggiungere tutto ciò che più ardentemente desiderava? Ed era questo ciò che realmente voleva? Faust, il predecessore può aiutarci a capire.
Ilenia Vecchio - ERBA magazine
Punto Giovani Europa