Proprio durante il primo giorno della Festa del Pane a Prato, il 7 Giugno dalle ore 21.30 fino a mezzanotte inoltrata, in piazza San Francesco è stata organizzata una serata di divertimento puro: lo spettacolo tenuto dai comici di Zelig, impegnati nel Green Tour allestito dal CoReVe (Consorzio recupero Vetro) per premiare la nostra città classificatasi tra le prime tre città italiane per la raccolta differenziata del vetro.
Fortunatamente il bel tempo ha retto ed ha consentito a tutto lo staff tecnico di sistemare il palcoscenico all'aperto. Una serata di grande allegria, decorata da battute semplici, ma imprevedibili ed innocenti, senza l'uso di troppa volgarità dialettica ammiccante al pubblico adulto e con un maggiore riguardo a quello dall'età e dalla mente più delicate: i bambini.
Più di due ore e mezzo di risate per merito di Federico Basso e Davide Paniate, Maurizio Lastrico, Andrea Perroni, Gianni Cinelli, la coppia Corrado Nuzzo e Maria Di Biase e Giancarlo Kalabrugovic.
La loro comicità, già a noi ben nota grazie le scorse edizioni dell'omonima trasmissione, ha trionfato ancora, ricevendo tantissimi applausi da un pubblico di ben oltre mille persone. Uno show spettacolare tra sketch nuovi e vecchi in cui sono emersi personaggi brillanti dalle capacità uniche.
Federico Basso e Davide Paniate sono riusciti ad intrattenere con notevole maestria il pubblico nei ruoli di conduttori, presentando i vari comici che si sono susseguiti.
Le avventure del filosofo metropolitano noto anche come il balordo delle case popolari "Pino dei Palazzi" (Kalabrugovic nome d'arte di G. Calabretta) combattuto tra la ricerca di un lavoro, le uscite con gli amici, la satira politica berlusconiana e quella televisiva di Bruno Vespa.
La poesia in endecasillabi del genovese Maurizio Lastrico, "l' erede di Dante Alighieri", si è rivelata decisamente magistrale: questa volta è toccata alla descrizione di una sua serata trascorsa con gli amici per finire poi ad omaggiare Tino Capuozzo, un improbabile poeta napoletano di sua invenzione. Infine, ha concluso con un breve monologo nel quale ha impersonato un barista intrappolato tra i problemi con i clienti e gli affari di famiglia.
Nuzzo e Di Biase si sono esibiti prima nel numero di una coppia in crisi, che invano cerca di risollevare l'intesa romantica e passionale attraverso i giochi erotici. Poi, si sono cimentati nella commedia tragicomica "Tua sorella", già portata in giro per i teatri , dove hanno interpretato due personaggi del mondo aristocratico: lui il giovane rampollo di una nobile famiglia decaduta innamorato di lei, bella ereditiera in realtà gay.
Fragorosi applausi anche per il trio "I Boiler", composto da Paniate, Cinelli e Basso. Diversamente dagli sketch in televisione, Paniate non ha interpretato un giornalista bensì un attore fittizio che veniva intervistato dagli altri due comici, i quali si trasformavano in giornalisti dai modi stravaganti e facenti riferimento a testate a dir poco improbabili.
Applausi anche per Cinelli nelle vesti del "bagarino", ovvero del venditore di ultimi biglietti per eventi occasionali quanto esilaranti.
Il chitarrista romano Perroni si è cimentato nell'imitazione di vari artisti famosi italiani, da Ligabue a Ramazzotti e così via, eseguendo brani di canzoni con il contraltare del solito fastidioso pubblico romano: e proprio da un romano ci arriva un ritratto macchiettistico della "capitale", qui impersonata da un pubblico esigente che entra in collisione o interagisce con le caratteristiche canore più buffe dei cantanti.
La serata si è conclusa senza segni di stanchezza o pause con il saluto sul palcoscenico dei comici e la meritata premiazione alla città di Prato nelle mani del sindaco Roberto Cenni e del vicesindaco ed assessore all'Ambiente Goffredo Borchi, accompagnati nell'occasione dall'assessore alle Politiche dell'Energia Filippo Bernocchi, membro della Presidenza di Anci e delegato Anci per l'energia e i rifiuti, dal direttore generale di Co.Re.Ve, Dante Benecchi, e dal direttore di Asm, Sandro Gensini.
Premio: un maialino in vetro, certo un premio simbolico, rappresentando in maniera ironica ma concreta il senso più vero dello spirito del riciclaggio: così come "del maiale non si butta via niente" anche per il vetro nulla deve essere sprecato, realizzandosi nel recupero il doppio risultato del rispetto dell'ambiente e del riutilizzo. Lezione questa che Prato pare abbia imparato a dovere.
Brian Vannacci - ERBA magazine
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