Michele Rabbia: musica presa alla lettera

Metastasio Jazz 2008

Michele Rabbia in concerto
Fonte: www.metastasio.it

Un assolo d'artista tutto volto all'indagine di nuove sperimentazioni sonore il concerto inaugurale di Michele Rabbia al Monash University venerdì 22 Febbraio per la tredicesima edizione di Metastasio Jazz, in collaborazione con la Società dei Concerti R.Fioravanti.

Nella suggestiva Sala degli specchi, in un'intima disposizione circolare, dopo una rapida presentazione di Stefano Zenni, le luci si sono fatte soffuse e l'incanto ha avuto inizio.

Sulle stridenti note registrate di vicini lavori in corso, Michele Rabbia dispone i suoi strumenti: una grancassa e ciotole di metallo di diverse grandezze. Poi con foga inizia a disegnare su una tavoletta di legno, mentre si srotolano le parole della poesia friulana di Francesca Maura.

Li vedo... miravo il piccolo stagno che mi stava davanti... non sassi ma suoni si appresta a lanciare l'anima mia...

Sassi come tante piccole biglie e palline di gomma che Rabbia getta prima disordinatamente sulla grancassa, per poi disporre ognuna in un piattino ribaltato sempre sulla grande cassa armonica, predisposta come risonanza.
L'effetto è l'eco ipnotico dei sassi gettati nell'acqua, ricordi lontani che si perdono nelle increspature circolari dello stagno.

Mi ero alzato. Sotto le stelle impassibili, sulla tenda l'uomo libero tendeva le braccia al cielo infinito non deturpato dall'ombra di Nessun Dio. (dai Canti Orfici, Pampa, versi 106-110)

Ed i versi di Dino Campana si fanno corpo nella magia di un suggestivo violino ad acqua, seguito dalle melodiche voci celestiali di due tubi di gomma colorati fatti ruotare rapidamente sulla testa del musicista, vero "Onemanshow": il pubblico osserva stupito come un bambino.

Il viaggio continua sulle parole francesi della trasmissione radiofonica di Antonin Artoud "Pour en finir avec le jugement de dieu": da una strana valigia Michele Rabbia cerca ed estrae disordinatamente oggetti sonori dei più disparati, dalla paperella di gomma al fischietto; poi il ritmo di fa percussivo su strumenti musicali atipici, quali una pigna ed un pettine di plastica, fino al riecheggiare ben conosciuto di una locomotiva in partenza, resa con lo scorrere di piatti sulla grancassa ed un lungo fischio.

Tra nuvole di suoni e rumori, ecco farsi strada un dolce Sweet time con come accompagnamento tre coni suonati da un archetto.
Poi si erge l'inconfondibile voce di Carmelo Bene che recita il monologo del Manfred di Lord Byron.
Si spegne il lume nuovamente... il sonno mio non è sonno ma pensiero ostinato... gli occhi miei si chiudono... è il movimento del cuore che batte di speranza... sulle strane oscillazioni sonore di una sega musicale.

Come posso dormire tranquillo se il tempo non si ferma un attimo nel sonno... (da poesia bonsai tratta da "Un lupo in agguato" del regista Abbas Kiarostami).
Ed il ticchettio ostinato di metronomi impazziti si diffonde in modo disorientante nella sala, fino allo squillo di mille sveglie reso genialmente con campanelle colorate.
Il tempo si fa nuovamente unico e preciso, i metronomi vengono ammutoliti gradualmente: ne resta solo uno, deciso, sulla sedia.
E da lui si muove l'ultima parte della performance, un duo esilarante di metronomo e guance del musicista, fino all'ultimo estremo battito.

Si spengono le luci e gli applausi entusiasti del pubblico riescono ad ottenere tre nuovi bis da un Michele Rabbia che seppur con 38 di febbre riesce a regalare scene di teatro musicale uniche nel loro genere, in una simbiosi a dir poco affascinante di corpo e suono.

La rassegna ci attende ora con nuovi appuntamenti altrettanto affascinanti, a partire dai concerti aperitivo della domenica mattina alle 10 al Monash University, in collaborazione con il Centro per l'Arte Contemporanea L.Pecci, seguito dalle conferenze tenute da Stefano Zenni e Maurizio Franco, fino ai concerti ricchi di swing e divertimento al Metastasio, tutti tradizionalmente di lunedì alle 21, ad eccezione del concerto del vulcanico Steven Bernstein & The Millenial Territory Orchestra spostato a sabato 1 Marzo.

Per informazioni e vendita:

PRATO: Biglietteria Tetaro Metastasio, via Cairoli 59, tel.0574-608501 dal martedì al sabato 9.30/12.30 e 16.00/19.00 (per il periodo della rassegna, la biglietteria sarà aperta anche il lunedì)

Biglietteria on-line: http://ticka.metastasio.it  

http://www.metastasio.it 
e-mail: info@metastasio.it  


Samantha Russotto - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 27/6/2016

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