Ammutta Muddica

 
locandina Ammutta Muddica
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Ammutta Muddica è un'esortazione in dialetto siciliano ("Spingi, mollica!" cioè "Avanti, datti da fare!") che invita al non arrendersi di fronte ad una situazione dura come, nel caso della nostra povera Italia, la crisi. E il trio comico milanese, più famoso e longevo, ce lo indica in questo omonimo spettacolo con la consueta allegria garbata e mai sopra le righe che fin dalle origini lo ha contraddistinto.

Da circa l'inizio del 2012, con la tournee teatrale dell'opera diretta da Aldo, Giovanni e Giacomo, Silvana Fallisi e dal re del trasformismo Arturo Brachetti, ecco che i tre comici arrivano finalmente nello schermo cinematografico con la trasposizione del loro spettacolo.
Basti ricordare il loro recente talento dalla carica dirompente con l'ultimo film La banda dei babbi natale nel 2011 e con l'ultimo spettacolo teatrale, di cui ovviamente è stata fatta una trasposizione filmica, uscito nel 2006 Anplagghed.

Lo spettacolo, uscito nelle sale soltanto il 16 ottobre, offre una serie di sketch inediti, situazioni quotidiane e personaggi che, pur essendo di carica realista, esibiscono atteggiamenti sempre più tesi all'umorismo surreale e fantasioso, in grado di sorprenderci per tutta la durata della loro performance scenica.

Si parte da tre normali amici che fanno un assurdo preparamento atletico in vista di una prossima maratona ad un negozio di tatoo dove un esuberante artista è ansioso di strafare con la sua "arte" figurativa insieme al suo burbero assistente ed a una dipendente cinese, e da una girata in bicicletta tra tre vecchietti (tra l'altro personaggi già noti nella loro carriera artistica dai tempi della trasmissione Su la testa) si giunge ad un sequestro di persona da parte di Equitalia dove i malcapitati finiscono prigionieri all'interno di un'atmosfera leggermente lugubre, quasi di ispirazione all'enigmista Saw.

Ad ogni sketch sul palco si alternano sketch da dietro le quinte dove scoppiano gag equivoche, buffe e strampalate talvolta con lo staff tecnico talvolta con Arturo Brachetti, straordinario trasformista e ingegnoso direttore teatrale.

Oggettivamente e anche personalmente è uno spettacolo che non andava assolutamente perso, ma l'unica cosa che rimane è sperare ed attendere pazientemente che esca un dvd sullo spettacolo, perché è uno dei pochi della loro carriera che devono essere conservati in un'ipotetica galleria cinematografica.

 


 
 

 

Brian Vannacci - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 10/1/2017

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