La Grande Rete

di Eugenia La Vita

 

C'era una volta l'uomo. E la donna. Crebbero e fecero due grandi rivoluzioni, quella agricola e quella industriale. Lo scorso secolo crearono la terza: la rivoluzione informatica. E poi tutto fu velocissimo.

Siamo ancora vivi - sormontati da codici elettronici, bit, computer - ma in continua navigazione (per andare dove e a cercare cosa? Ognuno ha le proprie risposte: io forse sto cercando Kevin Costner - per dirgli di smettere di fare il tonno... - e cercare con lui la terra promessa... di Waterworld: che il suo film sia stato una metaforica premonizione? Mmmh...).

 
Immagine con ragnatela sullo sfondo e silhouette di persone in basso
Fonte: http://pixabay.com/
 

Comunque, navighiamo in un mare binario, sempre on line ci spostiamo nell' underground digitale e interattivo, dalla nostra barchetta gettiamo una Grande Rete che pesca innumerevoli siti, link, social network, e-mail... dati dati bit bit bot tilt! Oppure dobbiamo risvegliarci come Belle Addormentate e vedere la cosa da un'altra prospettiva e cioè che forse siamo proprio noi i pesciolini catturati da questa stessa rete?

Al riparo. In guardia. Connettiamo il cervello per prima cosa. O finiremo nella scatoletta di Kevin. Vedete bene che alcuni dei vostri cari sono già stati trasfigurati, irriconoscibili, sempre a smanettare su aifonne e tablette, mandano messaggi emoticonati dal wc e poi magari non comunicano se vi hanno davanti face to face! Ecco questo è certamente un segnale inquietante: suggerirei di staccare la batteria e/o prendervi una vacanza. Senza alcun tipo di tecnologia.

La Grande Rivoluzione del Novecento, la mutazione radicale che ha cambiato volto alla storia, al mondo, agli uomini: la nuova navigazione 2.0, la connessione perenne, la Grande Rete (parafrasando il celebre soggetto di Orwell) che ci osserva ovunque e si beffa di noi...

 
Ultima revisione della pagina: 27/6/2016