Siamo costantemente alla ricerca di cose nuove, posti diversi, odori e sapori sconosciuti. Facciamo decine di km per poi renderci conto che conosciamo a malapena quello che abbiamo dietro casa. Questo è esattamente quello che è capitato a me.
Un giorno, mentre girovagavo in motorino per le strade di Prato, vengo inspiegabilmente attratta da un cartellone giallo quasi fluorescente con su scritto "Domenica 19 Gennaio, Sagra del neccio pratese a Migliana".
Potrà sembrare incredibile per qualcuno, ma io non avevo idea di cosa fosse un neccio. I mie genitori, una fiorentina e un palermitano, ne sapevano meno di me. Fortunatamente sono stata illuminata da un pratese DOC e così, incuriosita e spinta soprattutto dalla scritta in piccolo "farcito con nutella", ho deciso di recarmi la domenica seguente a Migliana. Dalle 14.30 alle 19.30 gli stand della pro-loco erano attivi e servivano senza sosta necci e castagnacci fatti in casa. Per l'occasione era stato istituito anche un servizio navetta per raggiungere facilmente il paese.
Così, dopo aver fatto una lunga fila con l'acquolina in bocca per gli odori dolci sparsi nell'aria, è arrivato finalmente il mio turno: "un neccio con la nutella per favore!". Mi chiedo come abbia fatto la signora che preparava e serviva a capire che quello era il mio primo neccio! Mi ha prontamente suggerito, infatti, di provarlo con la ricotta: per non farmi mancare nulla quindi li ho provati entrambi... e sono rimasta davvero senza parole.
Si tratta di una semplicissima crepes di farina dolce di castagne cotta ancora nelle piastre di ferro e farcita originalmente con la ricotta, per i più golosi con la nutella. Mi duole ammettere che stavolta la nutella è stata sconfitta dalla sana ricotta, ma è così!
Le mie papille gustative sono rimaste assai soddisfatte ed io un po' imbarazzata dall'aver conosciuto una specialità della mia terra alla "veneranda" età di 23 anni.
Ma non è mica troppo tardi, sono pronta a impegnarmi!
Diletta Montaina - ERBA magazine
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