Domani arriva ad Officina Giovani, per la serata conclusivadella programmazione 'Spacca Macelli', uno dei gruppi fondamentali dell'hip hopitaliano. Sbarcano infatti a Prato quei Colle der Fomento che fin dal 1994infiammano le strade di Roma e di tutta Italia con le loro canzoni, ben primache l'hip hop diventasse 'di moda'.Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Dj Baro, membro delgruppo romano, per farci raccontare cosa sono i Colle Der Fomento in versione2015 e cosa ci aspetta nel live di domani.
Cosa dobbiamoaspettarci dal live di domani?
Il nostro live è principalmente divertimento, siamo i primia divertirsi sul palco, quindi ciò che arriva alla gente che viene a sentirci èil nostro stesso divertimento. Anche domani speriamo sia così.
Come giudichi lanuova scena hip-hop? E come sono cambiati i Colle Der Fomento dal '94 ad oggi?
Siamo un gruppo che è riuscito a rimanere unito nonostantetutti i cambiamenti di ciò che avevamo attorno; questa è la caratteristica piùimportante dei Colle Der Fomento. Non mi piace giudicare gli altri, nonpossiamo e non dobbiamo soffrire dei cambiamenti della scena intorno a noi,anzi ben venga la nuova scena hip-hop; se noi possiamo poi essere un esempioper queste nuove generazioni di rapper meglio.
Come è cambiata larisposta del vostro pubblico negli anni ai vostri pezzi?
Guarda, fondamentalmente non è cambiata. Pur nel cambiogenerazionale del pubblico che ci segue, l'interesse nell'approccio che abbiamoalla musica è rimasto lo stesso: magari il pubblico di oggi ascolta un pò ditutto grazie al web, ma non per questo pone meno attenzione alle nostrecanzoni.
E' ancora importantela cultura di strada? Ha ancora un senso nel 2015?
Non credo esista un'unica cultura di strada in senso lato;ci sono varie culture di strada. Certamente per noi la strada, intesa propriocome stile di vita, come vita quotidiana, è stata ed è importante. Oggi la nuova strada, il posto dove succedono le cose, è ilweb... è quello il problema, spesso oggi è troppo facile dire la propria opinionesenza correre rischi ma nascondendosi dietro una tastiera.
Quanto è importante la musica e la figura del musicistaoggi? Ha ancora senso fare musica per veicolare un messaggio?
Nessuno di noi si definisce musicista, anzi abbiamo molto rispetto perchi davvero ha studiato musica. La musica è un mezzo grazie a cui il messaggioarriva. La figura del musicista aiuta le persone allietando ma, per qualcuno, divenendo anche qualcosa di più, una ragione di vita o quasi e chi non ama la musica non è felice. Il problema riguardo alla musica come veicolo di unmessaggio secondo me non riguarda la musica in sé come mezzo, ma il messaggio:se questo è negativo non mi piace, ma la musica è sempre fondamentale; sono imusicisti che a volte fanno male il loro lavoro. In ogni caso, secondo me, è tutto molto soggettivo; qualcunodirà che siamo noi ad essere troppo buoni o a veicolare messaggi sbagliati cosìcome io lo penso di altri artisti. La musica comunque non ha colpe. Questo è ilconcetto basilare.
Per maggiori informazioni: www.collederfomento.net