Il mondo è una sfera, non esistono Est e Ovest

Con la mostra “Libero” Ai Weiwei incanta Palazzo Strozzi

 
Snake Bag, 2008 - Rebar and Case, 2014

Considerata una delle mostre più importanti del 2016 in Toscana, attesa da mesi con tanto scalpore, ha incuriosito e attirato critici, giornalisti, visitatori da tutta Italia; a tre settimane dall’apertura ha superato i 30 mila visitatori. Lui è un artista cinese, dall’aspetto buffo e paffuto, trasandato e un po’ pop; dissidente e provocatore, combattente a favore della libertà di espressione, forse uno degli artisti che ha compreso appieno le potenzialità socio-politiche dei social media e della tecnologia e le ha messe in atto, pur rimanendo nel contempo intimamente legato alla sua tradizione.

Lui è Ai Weiwei e fino al 22 gennaio sarà possibile vedere la sua prima grande retrospettiva italiana a Palazzo Strozzi a Firenze. Ormai Weiwei è annoverato tra gli artisti viventi più popolari; la sua storia - sia artistica, che personale, che politica – è avvincente e intrigante: perseguitato dal governo cinese, arrestato e recluso per 81 giorni, poi ostacolato a ricongiungersi alla propria famiglia a causa del sequestro del passaporto, blog oscurato, social media censurati, più la sua opera viene sabotata e più se ne sente parlare.

Il suo linguaggio artistico è semplice e diretto, spesso di denuncia e provocatorio, ma con un forte senso del gioco e dell’autoironia: infatti Weiwei sembra oscillare trastullandosi tra il senso di appartenenza a una nazione dalla memoria antichissima e il bisogno di ribellione a un sistema che limita e occlude; Ai Weiwei utilizza la tradizione per sovvertire il presente e lo fa usando lo schema del paradosso continuo: con materiali preziosissimi come cristallo e giada rappresenta oggetti banali, quasi dei feticci, come grucce appendiabiti o manette.

In mostra la sua indole è narrata molto bene, le sue opere sono di chiara lettura, si passa in modo facile da un effetto “wow” iniziale per le installazioni site specific a un’indagine più approfondita dei contenuti trattati, questo è il suo linguaggio che riesce a parlare agli ‘ultimi’ come ai ‘primi’, agli intellettuali come alla massa.

Se si accetta che tutto è bene quel che finisce bene, però, purtroppo devo aggiungere una riflessione non favorevole. È mancato qualcosa a questa mostra così attesa: mi sarei aspettata qualcosa di più riguardo al rapporto con la Città, che tra l’altro non è una città qualunque, e Firenze, la capitale indiscussa del Rinascimento e Umanesimo. Oppure al rapporto con le comunità cinesi della Città.

 
Study of Perspective, 1995-2011

L’installazione tanto discussa Reframe è di per sé una efficace, ma non riesce a dialogare bene con il Palazzo e con la Città, come se ci fosse un leggero gap che lascia aperto un grande interrogativo: perché questa installazione? Perché sulle finestre di Palazzo Strozzi? 

Senz’altro meglio riuscita e più interessante la collocazione delle gigantografie di Study of Perspective all’interno del Mercato Centrale: la struttura ferrosa del mercato si incontra con i luoghi di cultura e potere fotografati da Ai Weiwei, prospettiche le fotografie e prospettico il complesso del Mercato. Balza immediatamente alla memoria la sapiente collocazione delle installazioni di Jan Fabre di poco antecedenti, e quelle sì che avevano un bel dialogo con Piazza della Signoria e con la veduta della città dal Forte, statue e Città si parlavano, a volte si scontravano, ma niente era muto e silenzioso, tutto ci raccontava una nuova storia. 

Detto questo, la mostra di Ai Weiwei merita assolutamente la visita perché: 

Ai weiwei ti racconta non una storia ma tante storie, vere, reali, vissute, di un mondo spesso ideologicamente troppo lontano;
Ai Weiwei gioca anche con lo spettatore, lo circonda con installazioni e lo invita a sentirsi parte dell’opera e del suo mondo;
Ai Weiwei è il simbolo della libertà di espressione e ti insegna che non esiste un’opinione sbagliata, ma sbagliato è non esprimerla. 

Per info sulla mostra dell'artista Ai Weiwei 

Orario mostra
Tutti i giorni inclusi i festivi 10.00-20.00
Giovedì: 10.00-23.00

Info: 055 2645155 / info@palazzostrozzi.org  

 

 

Elena Janniello - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 10/1/2017