Visioni musicali

Come avete scoperto questo laboratorio e cosa vi ha spinte a partecipare? 

[E]: Ho deciso di partecipare perché avevo già frequentato un altro laboratorio di Officina Teen in cui, sempre insieme a Consuelo, abbiamo realizzato un documentario sul cibo etnico a Prato. Inizialmente non volevo partecipare perché non sapevo se ce l’avrei fatta a coniugare il laboratorio con gli impegni del primo anno di superiori ma alla fine Consuelo mi ha convinta e ho partecipato occupandomi di filmare il backstage del videoclip.

[A]: Io avevo partecipato due anni fa al laboratorio di Consuelo sulla Stop Motion. Quest’anno, nonostante la maturità alle porte, sono riuscita a frequentare il laboratorio. “Visioni Musicali” mi ha regalato un’esperienza completamente diversa, fatta di interazione diretta con le persone, qualcosa che, lavorando in Stop Motion, non era così presente.


Come è nato il progetto di girare un videoclip insieme alla band Energa?

La band è nata qualche anno fa grazie a un progetto di Officina Teen ma i ragazzi che la compongono hanno continuato a suonare insieme anche dopo il laboratorio, arrivando a registrare la canzone “L’Amicizia Non Contiene Amianto”. Officina Giovani ci ha messi in contatto e da qui abbiamo iniziato a collaborare insieme per la realizzazione del videoclip del singolo.

Raccontateci un po’ del video, vi siete ispirati a qualcosa in particolare? 

La canzone tocca il tema molto attuale dell’amicizia quindi volevamo ricreare, attraverso il video, un contesto dove celebrare lo stare insieme, l’essere parte di un gruppo. Abbiamo trascorso i primi incontri del laboratorio a fare una sorta di brainstorming in cui ognuno portava i suoi videoclip musicali preferiti e li guardavamo insieme. Alcuni di questi ci hanno fatto venire delle idee assurde e irrealizzabili ma ci hanno anche fatto capire la direzione che volevamo prendere. La visita al Museo di Palazzo Pretorio ci ha dato l’opportunità di studiare gli spazi in cui avremmo girato gli interni. Le luci e i contrasti delle sale ci hanno ricordato il video di Losing My Religion dei R.E.M., da cui abbiamo preso ispirazione.


Da dove è nata l’idea di girare il video al Museo di Palazzo Pretorio? 

L’idea è nata dal progetto Arteen, una collaborazione tra Officina Teen e Palazzo Pretorio. Il Museo ci ha invitati per girare le scene degli interni, a noi è sembrata una location di tutto rispetto e abbiamo accettato, ponendoci come obiettivo quello di valorizzare sia il luogo sia il videoclip.


Avete avuto delle difficoltà a girare in un museo? 

Non abbiamo avuto particolari problemi, c’è voluta solo molta organizzazione per girare nelle sale più piccole, perché che oltre a noi c’erano anche gli strumenti della band e l’attrezzatura per girare a occupare lo spazio. 
Le riprese all’esterno sono state la vera sfida perché ogni volta che dovevamo girare pioveva o faceva freddo, però è stata un’esperienza che ci ha fatto capire cosa significa realmente realizzare un videoclip.
L’altra vera sfida è stata la post produzione, soprattutto il montaggio del video. Avevamo molto materiale da gestire, con tanti luoghi e scene diverse su cui abbiamo dovuto lavorare per un po’.
Però è stato divertente perché lavorare insieme ci ha dato l’opportunità di fare gruppo e questo ha aiutato senza dubbio la realizzazione del video.