Dal 22 al 29 aprile si svolgerà un atto performativo del Collettivo MASC con il compito di fare da tramite al popolo iraniano e alla crisi che sta vivendo. L'intento è creare un grido, una richiesta, insieme alla cittadinanza pratese, per smuovere le coscienze.
La prima parte della performance si svolgerà a Officina Giovani, nello spazio di Transpace.
Le tre performers del collettivo (Alice Risaliti, Lavinia Nuti e Valentina Amelia) inizieranno a trascrivere le testimonianze (sia scritte che sottoforma di audio) raccolte durante il precedente periodo di ricerca. Le testimonianze saranno proiettate nella stanza e avranno la particolarità di essere raccontate da persone che stanno effettivamente vivendo la situazione drammatica in Iran. L'atto delle performers riconduce ad un'impossibilità di capire il dolore delle vittime e di poter solo esprimere vicinanza attraverso la trascrizione delle loro esperienze. Le testimonianze verranno riportate su fogli di carta, che continueranno ad accrescere di numero: il risultato finale, sarà l'installazione-archivio esposta in Transpace, aperta al pubblico.
Durante la permanenza dell'installazione sarà possibile prenotare la visita attraverso Eventbrite.
Una volta terminata l'esposizione, le performers raccoglieranno i materiali con le testimonianze in alcuni scatoloni, per poi essere portati a piedi in Piazza delle Carceri e distribuiti al pubblico.