Di
e con: Guido Castiglia
Regia:
Guido Castiglia
Luci
e fonica: Raffaele
Arru
Un
attore al centro dello spazio scenico. Una sedia con le rotelle in
grado di navigare in uno spazio vuoto da riempire con
l’immaginazione. Una dimensione narrativa intima che racconta una
storia. Una narrazione che nasce dall’efficacia comunicativa della
teatralità, dall’uso della voce e della gestualità. Situazioni
narrate che prendono forma nelle caratterizzazioni teatrali e
acquistano leggerezza attraverso l’irrinunciabile ironia. E’ la
storia di un fratello e una sorella che, in maniera diversa, sono
stretti nella morsa del bullismo reale e discriminante, che vede nel
più debole una preda da aggredire, un bullismo costante e latente e,
a volte, apparentemente innocuo ma psicologicamente devastante. Il
racconto, come indica il sottotitolo “una semplice storia di
bullismo”, non riconduce a fatti clamorosi di spettacolari
vandalismi, né di violenze degne di stuntman cinematografici. La
storia narra, con un linguaggio contemporaneo ironico e, a tratti
comico, di un tradimento intimo e di un disagio crescente,
perpetrato, in modo costante e latente, tra i ragazzi di un liceo.
Fatti che, lontani dai clamori del richiamo mediatico, minano, in
primis, la dignità umana.
Per maggiori informazioni sullo spettacolo
Data
dello spettacolo: 21 marzo 2024
Luogo:
sala Eventi di Officina Giovani
Orario:
ore 9.00
Ingresso
gratuito
Testo:
Gabriele Clima, Renata Coluccini
Regia:
Renata Coluccini
Con:
Simona Gambaro,
Stefano Panzeri
Costumi:
Raffaella Montaldo
Scene
e luci: Marco
Zennaro
Progetto
musicale: Luca
De Marinis, Raffaele Serra
Direttore
di produzione: Franco
Spadavecchia
E’
la storia di due ragazzi, Fatma e Salim, due ragazzi in cammino in
una Siria devastata dalla guerra. Fatma cammina nel deserto sotto un
cielo stellato verso un campo militare. Salim cammina con suo padre
verso una linea d’orizzonte e come talismano ha un libro
appartenuto al fratello. Salìm ha tredici anni, è coraggioso e
testardo, e aveva un fratello che diceva che solo i libri possono
fermare i kalashnikov, “perché se salvi i libri salvi la tua
anima, e il tuo paese”. Anche Fatma ha tredici anni e i con suoi
occhi da piccola stella di Damasco, cerca la bellezza in ogni luogo e
soprattutto nel sorriso del fratello… E’ la storia di due ragazzi
costretti a crescere in fretta, ma senza perdere uno sguardo di
stupore e di incanto per la vita. La storia ripercorre il viaggio dei
due protagonisti, che culminerà nell’incontro delle loro strade.
Un viaggio, che parla direttamente all’anima del pubblico; un
viaggio esistenziale, un percorso di vita, in cui ogni cosa, ogni
accadimento diventa metafora di qualcos’altro; ‘Continua a
camminare’ è un invito al coraggio, all’andare avanti oltre le
difficoltà verso un orizzonte diverso per ciascuno di noi, ma pur
sempre da raggiungere.
Per maggiori informazioni sullo spettacolo
Data
dello spettacolo: rinviato a data da destinarsi
Luogo:
sala Eventi di Officina Giovani
Orario:
ore 9.00
Ingresso
gratuito
Di
e con: Giorgio
Scaramuzzino
Tratto
dal romanzo 'Io
dentro gli spari'
di: Silvana
Gandolfi
Il
romanzo 'Io dentro gli spari' di Silvana Gandolfi è sicuramente
un’occasione che non potevamo non sfruttare. La storia che ci viene
proposta è lieve e nel contempo cruda e amara, come del resto tutte
le storie di mafia, e ci permette di affrontare tematiche che
coinvolgono emozionalmente lo spettatore sui temi della legalità. Ci
è piaciuto in particolare come la scrittrice, in modo estremamente
semplice, ci fa capire terminologie e aspetti interni alla malavita.
La sua letteratura ci immerge in un mondo apparentemente lontano ma
che, come ci dicono le cronache, appartiene a tutti quanti.
Impareremo perciò a conoscere che non c’è una mafia, ma esistono
tante mafie, che hanno molte particolarità in comune e che
riguardano tutti quanti in qualche modo. Lo spirito della storia è
proprio questo: indagare sulla solitudine di chi ha il coraggio di
affrontare uno dei mali più dannosi alla società, sia pure esso un
bambino. Il coraggio della verità e di porsi nei confronti della
società con un’etica che guardi all’uguaglianza e al rispetto
delle regole. Di quanto la memoria, nei confronti della storia, sia
pur recente, sia fondamentale per la crescita e la maturità del
cittadino. Conoscere il lavoro prezioso di magistrati come Falcone e
Borsellino, di come hanno operato e come i loro successori operano
quotidianamente su tutto il territorio nazionale favorisce senza
dubbio, la forza di ribellione perché “ abbiamo bisogno di uomini
e donne che lottino per la vita con la stessa forza di quelli che
causano la morte”, così diceva Ghandi. Insomma, un momento di
grande riflessione, dove si tenterà di aprire porte mai aperte,
senza dare risposte certe, ma con la speranza di far scaturire
domande fondamentali.
Per maggiori informazioni sullo spettacolo
Data
dello spettacolo: 4 dicembre 2023
Luogo:
sala Eventi di Officina Giovani
Orario:
ore 9.00
Ingresso
gratuito
Regia:
Michele Eynard
Con:
Mathias Dallinger, Melanie Goldner,
Matteo Celiento, Jason De Majo
Rumorista:
Rocco Ventura
Di
e Con: Ivan Di Noia
Consulenza
artistica: Paolo
Guerra
Produzione:
Teatro La Ribalta - Kunst der Vielfalt
In
collaborazione con: Lebenshilfe Südtirol
Superabile parla del mondo, di quel mondo che non si ferma alla prima occhiata,
ma supera lo stereotipo della definizione. Racconta la disabilità,
partendo dalla conoscenza intima delle persone, tutte così diverse e
complesse. Un fumetto teatrale dove un regista disegnatore dotato di
lavagna luminosa crea per il pubblico un mondo fatto di segni
all’interno del quale gli attori sono immersi come in una sorta di
fumetto vivente. “E voi che ci guardate, come ci vedete?”
chiedono i cinque attori, di cui due in carrozzina, che si
raccontano, portando idealmente nel viaggio lo spettatore. Il loro
quotidiano è lo spazio che racchiude i sogni, le gioie, ma anche gli
sguardi degli altri, la necessità di essere accompagnati, la
mancanza di intimità, la perdita di autonomia che è quindi la
perdita di un privato. Si sorride e ci si commuove, con leggerezza e
ironia, grazie alla possibilità data da questi ragazzi di fare
entrare gli spettatori nelle loro vite, di aprire al loro mondo, con
uno sguardo capace anche di irridere l’asprezza della realtà. E
sono, i loro, piedi di vento e di acqua, di sole e di sguardi, che ci
fanno volare via legati alle vele che gonfieranno per noi. Perché
gli attori speciali hanno un sogno speciale.
Per maggiori informazioni sullo spettacolo
Data
dello spettacolo: da concordare
Luogo:
sala Eventi di Officina Giovani
Orario:
ore 9.00
Ingresso
gratuito
Testo:
Massimo
Bonechi e Matteo Cecchini
Regia:
Massimo
Bonechi e Matteo Cecchini
Con:
Massimo
Bonechi
In
collaborazione con: ANPI
Vicchio, Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'Età
contemporanea, Cooperativa Margherita
Con
il contributo e il sostegno di: Regione
Toscana, Sistema Toscana, Quartiere 2/Comune di Firenze
Uno
spettacolo teatrale che racconta la storia di cinque
ragazzi trucidati barbaramente, per essersi rifiutati di presentarsi
alla chiamata di leva della Repubblica Sociale di Mussolini.
Accadde
a Firenze, in una città già sconvolta dalla guerra, il 22 marzo
1944, davanti ad alcune centinaia di altri giovani già arruolati e
davanti ad un gruppo di cittadini terrorizzati che erano stati fatti
affluire con la forza al Campo di Marte, una delle zone popolari
della città, sotto il pennone dello stadio comunale. Persino
i giovani in divisa del plotone di esecuzione ne uscirono sconvolti.
Alcuni svennero, altri spararono in aria senza colpire i poveri
morituri. Molti tra i presenti ebbero un malore ed altri ancora
cominciarono a piangere a dirotto. Morire
di una morte barbara e violenta, essere costretti ad uccidere
annullando ogni senso che si possa dare alla vita. Tutti vittime di
una guerra tragica e orribile.
Il
progetto nasce dal forte e inesauribile desiderio di sostenere e
promuovere il valore della memoria attraverso la conoscenza
dell’orrore della guerra con lo scopo di spingere le generazioni
future al rispetto della vita umana e alla
condivisione
di valori comuni fra i popoli.
Per
non dimenticare.
Perché
ci riguarda tutti. Sempre.
Perché
la pace si costruisce giorno per giorno.
Data
dello spettacolo: 22
novembre 2023
Luogo:
sala Eventi di Officina Giovani
Orario:
ore 9.00
Ingresso
gratuito