On Stage Teatro 4School 2025/2026: gli spettacoli per le scuole secondarie II° grado

 
  1. 'La Città capovolta' - AGO Teatro
  2. 'Ero bullo' - Fondazione AIDA ETS
  3. 'Il Maestro' - Eleonora Frida Mino
  4. 'Sconfinatamente' - TeatroinMovimento
  5. 'Non tutti i nasi vengono con il piercing' - TeatroinMovimento
  6. 'Le giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce' - PEM Habitat Teatrali, Rara Produzione
  7. 'Secondo Atto' - MASC Movimento artistico socio-culturale
  8. 'Madri di' - MASC Movimento artistico socio-culturale
 

'La Città capovolta' - AGO Teatro

Palermo è una città capovolta. Una città che ha il suo doppio al rovescio, ma Palermo è solo un simbolo, poiché “capovolta” è qualsiasi realtà in cui convivono due leggi: quella della giustizia e quella della prepotenza. Ci siamo ispirati al testo di Luigi Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni, perché abbiamo sentito l’urgenza di non lasciare indimenticato il tema della mafia e per sensibilizzare alla responsabilità civile che ognuno deve assumersi per contrastarne le logiche, anche quando di certi argomenti si parla meno, sopraffatti dalle mode mediatiche del momento. Vedere questo tema affiancato, nel testo di Garlando, a quello del bullismo, ci ha dato la spinta per pensare a uno spettacolo che potesse parlare a ragazzi e adulti, giovani e meno giovani. Perché Palermo, in questa messinscena, è solo un luogo simbolo, poiché la mafia esiste dappertutto, così come gli episodi di bullismo. E questi due temi sono molto più affini di quanto si creda, come due facce di una stessa medaglia: due fenomeni all’apparenza diversi, ma che si muovono con le stesse dinamiche, avendo come punto di congiunzione un atteggiamento di prepotenza che genera subordinazione e omertà. Inoltre, come Associazione Culturale e come Compagnia Teatrale, ci siamo sentiti in dovere di raccontare la storia di Giovanni Falcone, ciò che ha fatto, costruito e messo in atto, quello che ha sacrificato in nome del bene comune. Ci è parso importante fare in modo che il pubblico entrasse in contatto con la sua dimensione anche umana. Per questo abbiamo scelto di mostrare, attraverso gli occhi di una bambina, le tappe principali della sua vita. È grazie a questo sguardo, stupito e curioso, che emerge in tutta la sua evidenza il parallelismo tra le dinamiche che governano il bullismo e quelle in cui si muove la mafia.

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Data dello spettacolo: 20 marzo 2026
Luogo: sala Eventi di Officina Giovani
Orario: ore 9.00

Ingresso gratuito

 

 

'Ero bullo' - Fondazione AIDA ETS

Tutto comincia da un goal non segnato. Con un comune errore di gioco, svanisce un sogno e ogni speranza di un futuro migliore. Il senso di fallimento segna Daniel fin da bambino e diventa la miccia e la benzina di un’insoddisfazione crescente, che lo porta durante la scuola media a essere un vero e proprio “bullo”. Ero un bullo, tratto dal libro di Andrea Franzoso, racconta ai ragazzi una storia di crescita e di cambiamento che attraversa tutte le età dell’adolescenza e che ha il fascino unico della storia vera: Daniel Zaccaro esiste davvero. Una fotografia e un racconto di istanti, che si avvarrà di pochi e simbolici elementi scenografici e dell’oggettistica fondamentale al racconto. Tramite luci, musiche e atmosfere sonore, un’attenzione particolare sarà data ai tre livelli relazionali: con sé stesso, con l’altro, con il gruppo.

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Data dello spettacolo: 28 aprile 2026
Luogo: sala Eventi di Officina Giovani
Orario: ore 9.00

Ingresso gratuito

 

 

'Il Maestro' - Eleonora Frida Mino

Ginevra è una maestra di judo, cintura nera terzo dan, che frequenta lo Star Judo Club di Scampia (Napoli) di Gianni Maddaloni (O’ Maé), padre del judoka Pino, Campione Olimpico a Sidney 2000. La palestra di Maddaloni non è solo un centro sportivo, ma un vero e proprio “clan del bene”, un luogo aperto a tutti e punto di riferimento per i ragazzi e le loro famiglie in un territorio oppresso dalla camorra. La storia di Ginevra è legata a doppio filo con quella di Filippo, quindici anni e un destino segnato: un padre camorrista in galera e un fratello maggiore considerato “eroe” per la sua inclemenza nel riscuotere il pizzo, un amico del cuore con cui condivide scippi e “soldi facili”. Abitano a Scampia, dove il futuro dà loro una sola possibilità: entrare nel “sistema”, la camorra. Grazie ai valori trasmessi dallo sport, alla fiducia di Ginevra e degli amici e alla figura del Maestro, Filippo riesce a costruirsi un futuro diverso: di fiducia, legalità e bellezza.

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Data dello spettacolo: 16 dicembre 2025
Luogo: Teatro Magnolfi (via Gobetti, 79 - Prato)
Orario: ore 9.00

Ingresso gratuito

 

 
 

'Sconfinatamente' - TeatroinMovimento

'Sconfinatamente' è un contenitore di storie giovani migranti, di acerbi nativi, di lingue differenti che si riconoscono in un unico linguaggio. Storie che invitano il giovane spettatore a ridisegnare un nuovo spazio dove incontrare ed incontrarsi.

Per il biennio della scuola secondaria di II° grado.
 
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Data dello spettacolo: 25 febbraio 2026
Luogo: sala Eventi di Officina Giovani
Orario: ore 9.00

Ingresso gratuito

 

 

'Non tutti i nasi vengono con il piercing' - TeatroinMovimento

Diversi ragazzi e ragazze hanno risposto alla domanda: “Come ti vedi?”. Decine di interviste effettuate all’interno di alcuni laboratori curati dalla Compagnia TeatroinMovimento hanno evidenziato nella maggior parte degli “interpellati” un grande bisogno di identificazione, una forte tendenza a plasmare se stessi e le proprie aspirazioni su modelli offerti dal web, televisione sport musica etc, e non ultima, la grande difficoltà ad accettare le proprie diversità ed offrirle come valore aggiunto. Non tutti i nasi vengono col piercing parte da queste riflessioni e nasce dopo un’immersione totale nel mondo dei nostri adolescenti ‘precoci’.

Per il biennio della scuola secondaria di II° grado.

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Data dello spettacolo: 3 dicembre 2025
Luogo: Teatro Magnolfi (via Gobetti, 79 - Prato)
Orario: ore 9.00

Ingresso gratuito

 

 

'Le giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce' - PEM Habitat Teatrali, Rara Produzione

1932. Decimo anno dell’era fascista. Sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea, per gioco, quasi per sfida: giocare a calcio. Fondarono il GFC (Gruppo Femminile Calcistico), la prima squadra di calcio femminile italiana che in breve raccolse intorno a sé decine di atlete. Gli organi federali in principio assecondarono l’iniziativa, consentendo loro di allenarsi, ma non di giocare in pubblico. Inoltre dovevano usare un pallone di gomma e non di cuoio, indossare la gonna non i pantaloncini, passare la palla solo rasoterra e in porta dovevano far giocare dei ragazzini adolescenti. Tutto questo per preservare le loro “capacità riproduttive”. Nonostante ciò, la loro avventura sportiva riuscì caparbiamente a resistere per quasi un anno, quando, proprio alla vigilia della loro prima partita ufficiale, il regime le costrinse a smettere di giocare.

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Data dello spettacolo: 11 marzo 2026
Luogo: sala Eventi di Officina Giovani
Orario: ore 9.00 

Ingresso gratuito

 

 

'Secondo Atto' - MASC Movimento artistico socio-culturale

E’ uno spettacolo teatrale che racconta il fenomeno della vittimizzazione secondaria attraverso il vissuto di tre donne: Viola, Patrizia e Samira, tre vittime, prima degli uomini che le hanno picchiate, abusate, uccise, e poi di nuovo vittime dello Stato, delle Istituzioni e dell’opinione collettiva. Sono presi in esame durante la performance pregiudizi e stereotipi culturali che sono spesso ostacolo alla giustizia. Sono considerati tre contesti in cui il fenomeno trova spesso spazio di azione: il momento della denuncia, i processi in cui sono coinvolti anche minori, il racconto del femminicidio da parte della stampa.

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Data dello spettacolo: 2 dicembre 2025
Luogo: Teatro Magnolfi (via Gobetti, 79 - Prato)
Orario: ore 9.00
 
Ingresso gratuito

 

 

'Madri di' - MASC Movimento artistico socio-culturale

C’è chi sostiene che quella tra Israele e Palestina sia una guerra senza alcuno sbocco, senza alcuna possibilità di soluzione né di vittoria, da ambo le parti: i palestinesi non riusciranno mai a scacciare gli israeliani dalla Terra Promessa, a causa del soverchiante dominio economico e militare di questi ultimi, così come gli israeliani, al pari, non riusciranno mai ad avere la meglio sui palestinesi. Ma c’è anche chi sostiene fortemente una possibile convivenza, basata su dialogo e incontro, promuovendo una soluzione non violenta e rispettosa tra le parti. Promotrice di questa soluzione è Women Wage Peace, grazie a cui nasce l’idea dello spettacolo teatrale Madri di.
Sderot (Israele), settembre 2017: Donne israeliane e palestinesi si preparano ad affrontare la Marcia della Speranza, attraversando con un cammino di due settimane il territorio dello storico conflitto tra le due popolazioni. Heba, donna palestinese viene accolta per la notte da Shira, una donna israeliana, nella baracca abbandonata dopo i bombardamenti del 2008. Molto presto, quella che sembra essere solo un'accoglienza pre-partenza si trasforma in una sorta di regolamento di conti. Due donne, due madri di cui una con un figlio scomparso e l'altra con un figlio assassinato, fanno in una notte il resoconto di una guerra che hanno subìto, raccontando povertà e disparità, denunciando la mancanza di stabilità e le scelte dei potenti che sono ricadute sulle loro vite. Due donne che rappresentano e personificano il fragile equilibrio di questo conflitto. Un racconto che non risparmia nessuno e che metterà Heba e Shira una contro l'altra, portando alla luce una terribile verità.
 
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Data dello spettacolo: 17 aprile 2026
Luogo: sala Eventi di Officina Giovani
Orario: ore 9.00
   
Ingresso gratuito

 

 
 
Iscrizioni: la partecipazione alla rassegna è gratuita. La richiesta va inviata via e-mail all’indirizzo a.cannarozzi@comune.prato.it (entro il prossimo 22 ottobre), specificando lo spettacolo scelto, il numero di classi partecipanti e per ogni classe indicare il numero di alunni e docenti partecipanti, il docente referente per la classe con i suoi contatti (mail e telefono). 

Sarà cura dell’Ufficio Politiche Giovanili confermare l’accettazione delle richieste, che verranno soddisfatte in base alla data di invio e limitatamente al budget disponibile.
 
 

Per maggiori informazioni:

Officina Giovani
Piazza dei Macelli, 4
Telefono: 0574-1837707/ 0574-1836753
E-mail: a.cannarozzi@comune.prato.it
a.toccafondi@comune.prato.it / staff@officinagiovani.it
Sito web: www.officinagiovani.it 

Facebook: @OfficinaGiovaniPrato
Instagram:@officinagiovaniprato
YouTube:Officina Giovani Prato
Ultima revisione della pagina: 3/10/2025

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