L'anello tra arte e città

L'intervento di Maurice Nio per il Museo Pecci

 
Immagine del progetto di Nio
nio.nl

 
E' ripartito il cantiere del progetto, termine previsto per l'estate dell'anno prossimo.
 
Sembrava giunto ad un punto morto e invece il Museo Pecci di Prato ha ripreso la costruzione del nuovissimo ampliamento a cura dell'achitetto olandese Maurice Nio. Dopo una serie di problemi con il Consorzio Etrutria, vincitore dell'appalto ci ha pensato la Unicoop Firenze a risollevare le sorti di questo intervento, già visibile ad occhio nudo. 
 
In queste parole l'architetto spiega l'intento del progetto da lui definito Sensing The Wave: "La nuova estensione del museo si presenta, in relazione al carattere del museo esistente, ad un tempo come un intervento rigido e meccanicistico, ispirato ai laboratori tessili di Prato, ed 'elastico' e sognante. La nuova estensione circonda l'edificio esistente intersecandolo solo ove necessario lungo il circuito espositivo. Poiché l'angolazione del piano espositivo varia in continuazione, si originano all'interno dell'edificio spazi dalle atmosfere differenziate, dunque atte ad accogliere diverse possibilità espositive. La 'torre' è un oggetto peculiare del museo, elemento simbolico e allo stesso tempo oggetto a sè stante. Potremmo interpretarlo come un elemento tra un corno e un'antenna, poiché, da un lato rappresenta uno stendardo issato con orgoglio per visitatori e passanti e allo stesso tempo questo oggetto esplora tutte quelle condizioni non misurabili attraverso i radar e di difficile percezione per gli uomini, questa sonda capta infatti tutti gli 'umori culturali', alla ricerca continua delle nuove correnti e tendenze". 

Le parole di Nio sono più che incoraggianti, così come incoraggiante è la ripresa di questo lavoro che dovrebbe essere pronto e fruito da tutti i pratesi e non per la prossima estate.

 



 

Jole Paolantonio - ERBA magazine
 
Punto Giovani Europa

Ultima revisione della pagina: 11/1/2017